Iniziato lo sgombero del Cara di Mineo: primi 50 migranti sui bus, 170 lavoratori perdono il posto...


Dopo Castelnuovo di Porto gli sgomberi dei Cara vanno avanti, ma a scapito di chi ci lavorava.


Al via oggi lo sgombero del Cara di Mineo, come promesso da Matteo Salvini: il primo blocco di 50 immigrati ospiti del centro (tutti maschi adulti e senza figli, alcuni residenti nel centro da anni) saranno caricati sui bus e indirizzati ad altri centri di assistenza. Per la precisione, 25 andranno a Trapani, 15 a Siracusa e 10 a Ragusa. Le famiglie con bambini e i casi definiti "vulnerabili" oer il momento resteranno nel centro, ma il prossimo sgombero è previsto il 17 febbraio, quello successivo il 27.
Il Cara di Mineo è il più grande centro di accoglienza richiedenti asilo d'Europa, ed è il secondo a venir chiuso dopo Castelnuovo di Porto. Sono 1224 i migranti che verranno ridistribuiti. Da domani, quando diventeranno meno di 1200, si creeranno le condizioni previste dall'accordo di salvaguardia, che permetteranno al governo di recidere il contratto senza pagare penali.

La chiusura del centro è una pessima notizia per i circa 220 lavoratori del Cara, tra mediatori culturali, psicologi e assistenti: già oltre 170 si sono ritrovati senza lavoro. Il direttore del Cara commenta: "dal 2014 al 2017 i nostri porti sono stati aperti e ci sono stati 15mila morti in mare. Costringere l'Europa a sedersi al tavolo delle trattative è una misura necessaria...

(Globalist)

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