Il processo di emancipazione politica della maggior parte degli Stati africani dai regimi coloniali è avvenuto attraverso trasformazioni e cambiamenti rapidi e grande instabilità. La maggior parte dei governi civili sono stati sostituiti da regimi militari. Pochi Stati hanno compiuto notevoli progressi economici, mentre la maggior parte è rimasta povera ed incapace di darsi un assetto produttivo moderno. Il quadro economico dell’Africa risulta piuttosto complesso. I progetti di industrializzazione non si sono tradotti in strutture in grado di modificare il tessuto produttivo, mentre l’agricoltura ha sofferto di scarsi investimenti. Nell’ultimo decennio del XX secolo tuttavia molti paesi africani hanno inaugurato un lento processo di democratizzazione sfociato in elezioni multipartitiche. In Mali, lo Stato dell’Africa occidentale attraversato dal fiume Niger, il terzo corso d’acqua dell’intero continente africano, nel 1968 viene rovesciato il governo civile. Dal 1968 al 1992 viene instaurato un regime monopartitico di carattere militare. Nel 1992 si tengono le prime elezioni libere e nel 1996 viene stipulato un accordo con i ribelli Tuareg. L'accordo è venuto meno e nel marzo 2012 un colpo di Stato ha generato una guerra civile tuttora in atto.
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