Il vicesindaco leghista di Trieste getta in un cassonetto le coperte di un senzatetto e se ne vanta...


Paolo Polidori ha scritto un commento pieno di odio, precisando che se ne 'frega' dei benpensanti. Poi ha tolto il posto da Facebook dopo essere stato travolto dalle critiche.


Gente del genere, in un paese democratico, andrebbe messa all’indice della politica, invitata a fare volontariato e non presentarsi mai più alle elezioni.
Spacciatori di odio, arroganti e tracotanti. Come tutti gli estremisti di destra in Italia, Europa e nel mondo.
La storia ha dell’incredibile: “Sono passato in via Carducci, ho visto un ammasso di stracci buttati a terra... coperte, giacche, un piumino e altro; non c'era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati: da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città, li ho raccolti e li o buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente! Durerà? Vedremo! Il segnale è: tolleranza zero!! Trieste la voglio pulita!! PS: sono andato subito a lavarmi le mani! E adesso si scatenino pure i benpensanti, non me ne frega nulla!!».

Con questa tracotanza il vicesindaco di Trieste, Paolo Polidori, ha dato notizia di aver buttato via le coperte che venivano usate da un senzatetto, romeno, che staziona nella zona di notte e tutti i giorni si sposta, lasciando lì indumenti e coperte che gli servono per ripararsi dal freddo intenso di queste notti.

Polidori, uno dei più fanatici leghisti di Trieste, è di nuovo protagonista di un gesto di intolleranza nel nome del sedicente decoro della città.

Già in agosto era andato personalmente a sgomberare, di notte, una decina di migranti che bivaccavano sulle Rive da giorni, e aveva anche ripreso e diffuso in diretta il suo blitz, diventato subito virale re sul web.

Però questa volta il leghista ha superato il limite. E poi le prime proteste ha fatto sparire il suo posto dalla sua pagina di Facebook.
Ma troppo tardi: erano già stato  copiato e diffuso.
Il sindaco avrà la dignità di far dimettere questo personaggio?...

(Globalist)

Commenti

AIUTIAMO I BAMBINI DELLA SCUOLA DI AL HIKMA

Post più popolari

facebook