Bolzano, questionario Asl chiede “razza” dell’alunno/ E’ bufera, rabbia degli insegnanti: “Non è normale!”...
Bolzano, questionario Asl chiede “razza” dell’alunno: la denuncia di alcuni insegnanti indignati “Non è normale non accorgersi dell’anomalia”.
In un questionario della Asl di Bolzano e consegnato agli insegnanti, c’è un campo che non è passato affatto inosservato ai più. Nel campo in oggetto viene chiesto di segnalare il “gruppo etnico o razza dell’alunno”. A riportare la notizia che sta facendo molto discutere è il quotidiano Alto Adige, il quale spiega che si tratta di un formulario composto da sei pagine del servizio di neuropsichiatria che, nei giorni scorsi, è stato recapitato piegato nell’apposita busta, agli insegnanti di una scuola media. Lo scopo è quello di esprimere una valutazione di alcuni alunni al fine di delineare il proprio profilo. Il modulo prende il nome di “Valutazione dell’insegnante – Anni 6-18” e tra i primi campi relativi ai dati dello studente compare subito quello relativo all’indicazione della “razza”. “Capiamo tutto, capiamo che si tratti di moduli standard redatti negli Stati Uniti, dove la legge prevede che si chieda anche quale sia la razza. Ma quello che non afferriamo è come mai nessuno al Comprensorio sanitario di Bolzano se ne sia accorto e si sia fatto una domanda”, è il commento di alcuni insegnanti che hanno segnalato l’anomalia al quotidiano. “Evidentemente trovano normale che si domandi ad uno studente a quale “razza” appartiene”, hanno aggiunto, manifestando grande stupore.
QUESTIONARIO ASL CHIEDE “RAZZA” ALUNNO: IRA DEI PROFESSORI
Gli insegnanti della scuola media di Bolzano che si sono trovati di fronte il questionario della Asl in cui viene chiesta la “razza” degli alunni, vogliono restare anonimi. Il loro messaggio però è arrivato forte e chiaro. “Il documento ci è stato consegnato in busta chiusa e la busta è intestata all’Asl-Comprensorio di Bolzano”, spiegano i docenti, inviando il modulo in oggetto alla redazione del quotidiano Alto Adige. La dicitura al centro della bufera si trova proprio nella prima delle sei pagine di un questionario contenente domande sul comportamento di uno studente. “Capiamo che gli addetti siano oberati di lavoro, capiamo perfettamente che forse non riescano a trovare il tempo ma ci stupiamo del fatto che nessuno, all’atto della consegna, si sia mai posto una domanda”, insistono i docenti che non comprendono come possa essere per loro “normale” chiedere la razza di un alunno. Da parte loro, gli insegnanti hanno segnalato l’anomalia sia al servizio di Neuropsichiatria che all’ispettore di sostegno ma al momento non sarebbe giunta alcuna risposta...
(il sussidiario.it)
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