Attentato a Nairobi rivendicato dal gruppo al Shabaab: 14 morti e 10 feriti...
Il presidente Kenyatta assicura: "Operazione conclusa all'alba, uccisi i responsabili".
14 vittime e decine di feriti è il bilancio dell'attacco in un hotel di lusso a Nairobi.
A colpire in Kenya è stato un commando di terroristi islamici somali al-Shabaab tra esplosioni, spari e forse anche ostaggi.
Lo ha detto il presidente keniano Uhuru Kenyatta, precisando che l'operazione per mettere in sicurezza l'area si è protratta per tutta la notte e che ci sono stati scontri a fuoco fino all'alba. Ferito nella notte anche un agente delle squadre speciali. "Le forze di sicurezza keniane hanno ucciso tutti gli estremisti islamici che hanno assaltato l'albergo di Nairobi e l'area commerciale circostante strappando 14 vite innocenti". Kenyatta non ha precisato quanti fossero gli aggressori.
La rivendicazione degli al-Shabaab è arrivata attraverso la loro radio, Al Andalus. Il gruppo legato ad al-Qaida già in passato aveva colpito il Kenya per rappresaglia al suo intervento militare in Somalia a sostegno del governo nell'ambito di una missione di sei paesi sotto l'egida dell'Unione africana. L'attacco è cominciato alle tre del pomeriggio nella Riverside Drive, una strada di un quartiere di lusso di Nairobi. L'obiettivo è un complesso che ospita, oltre all'hotel, anche banche, uffici, ristoranti e bar. I terroristi, sei secondo fonti della sicurezza, hanno forzato un posto di blocco sparando sulle guardie e lanciato bombe su tre vetture parcheggiate davanti a una banca. Nel caos sono poi penetrati nell'hotel e uno di loro, un kamikaze, si è fatto esplodere nella lobby ferendo alcuni ospiti, ha riferito il capo della polizia keniana, Joseph Boinnet.
Le forze di sicurezza keniane hanno posto sotto controllo sei dei sette piani del complesso. Alcuni corpi "sono nei ristoranti al primo piano, altri nei piani più alti. C'è sangue dappertutto", hanno raccontato. In serata l'operazione per neutralizzare gli aggressori era ancora in corso, e punta anche a liberare i civili ancora intrappolati all'interno del complesso. Non è chiaro se si tratti di ostaggi o di persone bloccate dalle circostanze...
(Globalist)
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