Acca Larentia: aggressione fascista a due giornalisti dell'Espresso...


Gli estremisti riuniti cimitero del Verano a Roma per l'anniversario della morte dei militanti di Fronte della gioventù Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Botte ai cronisti che seguivano l'evento.


Una delle solite vergogna in un paese nel quale fascisti, fascistelli e fasciste sono sempre più liberi di inquinare la nostra democrazia: due giornalisti dell'Espresso, Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti, "sono stati violentemente aggrediti" da alcuni "membri del movimento neofascista Avanguardia Nazionale insieme a Forza Nuova e Fiamme Nere", riuniti cimitero del Verano a Roma per l'anniversario della morte dei militanti di Fronte della gioventù e Movimento sociale italiano Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi davanti la sede Acca Larentia il 7 gennaio 1978.
"Tra gli assalitori - riferisce l'Espresso - c'era anche il capo romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, che nonostante sia sottoposto al regime di sorveglianza speciale si trovava sul luogo infrangendo il divieto imposto".

"Intorno all'ora di pranzo - ricostruisce il settimanale - il nostro cronista e il fotografo si trovavano a piazzale del Verano. Dopo il 'presente' di rito dei camerati al Mausoleo alcuni esponenti dell'estrema destra si sono avvicinati a Marchetti. Con spinte e pesanti minacce gli hanno intimato di consegnargli la scheda di memoria della macchina fotografica. L'hanno ottenuta ma non contenti, gli hanno chiesto il documento per identificarlo, senza che le forze dell'ordine intervenissero. Al grido 'L'Espresso è peggio delle guardie' un altro gruppo ha accerchiato il nostro giornalista Federico Marconi. Castellino si è avvicinato al nostro cronista e lo ha preso per il collo. Altri lo hanno spintonato, tirandogli anche un calcio sulle gambe e una serie di schiaffi. E ancora il capo di Forza Nuova insieme a uno vecchio militante di Avanguardia Nazionale ha preso al giornalista il cellulare e il portafoglio per identificarlo. Dal telefono hanno cancellato foto e video della giornata. Effetti personali che non gli hanno restituito fino a quando non è intervenuta la Digos che seguiva a distanza l'aggressione"...

(Globalist)

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