Xylella, senatore M5S elegge un suo ulivo infetto a 'residenza parlamentare': "Non si abbatta"...
Battaglia di Lello Ciampolillo ma L'Osservatorio fitosanitario regionale hatrasmesso gli atti alla procura di Brindisi e al ministero dell'Agricoltura, individuando il senatore come "responsabili di un possibile contagio".
di Cenzio Di Zanni
Quell'ulivo non si tocca. E per evitarne "l'eradicazione" - come previsto dall'Unione europea e dall'Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia - lui, il senatore barese del Movimento Cinque Stelle Lello Alfonso Ciampolillo, avrebbe eletto il terreno in agro di Cisternino, in provincia di Brindisi, quello su cui sorge l'albero incriminato, come sua "residenza parlamentare", pronto a fare le barricate.
"Sono qui per ribadire che questo scempio dev'essere fermato immediatamente", ha detto in un videomessaggio postato sulla sua pagina Facebook il 4 dicembre scorso. E giù diffide a tutto spiano, annunciate via Facebook il 10 dicembre. Tanto che il 17 dicembre i tecnici dell'Arif, l'Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, non hanno potuto avvicinarsi alla pianta malata per il trattamento farmacologico preliminare all'abbattimento. Niente da fare.
Peccato, però, che l'albero sia affetto da Xylella fastidiosa, la malattia contro cui l'Unione europea, la Regione Puglia e gli scienziati di mezzo mondo, da anni, cercano di battersi per frenare il disseccamento di ulivi che dal Salento sta salendo verso il nord della Puglia. E che l'eradicazione sia necessaria - sempre secondo scienziati e autorità - a frenare la corsa del batterio e della malattia. Ciampolillo, dal canto suo, dà un'altra lettura. Parla di "un'emergenza che non c'è".
Anzi, di "un'emergenza strumentale all'ottenimento dei contributi europei e statali". Di più. Il senatore pentastellato invita a fermare "quelli che impunemente continuano a affermare che gli alberi devono essere tagliati". E l'arringa diretta urbi et orbi al popolo social continua con un avvertimento: "I fondi comunitari dovrebbero essere utilizzati non per la distruzione del nostro ambiente, ma per la cura degli alberi e dei terreni".
L'escamotage del senatore per frenare l'avanzata delle autorità è stato uno: il comodato d'uso gratuito del terreno, quindi, l'elezione della sua "residenza parlamentare" in quel fondo. Ma le autorità non ci stanno. L'Osservatorio fitosanitario regionale ha già trasmesso gli atti alla procura di Brindisi e al ministero dell'Agricoltura, individuando nel proprietario del terreno e in Ciampolillo i responsabili di un possibile contagio.
Per Ciampolillo, però, l'ulivo "è in perfetto stato vegetativo". E, come afferma lo stesso senatore su Facebook, è "testimone della non corrispondenza tra la Xylella e il disseccamento". Con buona pace della scienza.
Il caso è finito in commissione parlamentare. A rilanciarlo Maria Chiara Gadda, deputata Pd, membro della commissione Agricoltura della Camera, nel corso dell'audizione sulla Xylella del ministro Gian Marco Centinaio. Rispondendo il ministro sceglie l'ironia: "Ciampolillo? Il senatore ha preso una pianta, manderemo senatori a eradicarla", dice, sottolineando poi: "è una battuta, la mia è una battuta"...
(La Repubblica.it)
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