Noi, genitori e nonni assassini: «Clima, catastrofe vicina»...


L’incontro di Katowice, da stamane in Polonia, è considerato uno dei più importanti sul cambiamento climatico da quando nel 2015 è stato siglato l’accordo di Parigi.
-L’arroganza incosciente di Trump, e i seguaci ideologici del nulla con Bolsonaro che insegue.


Bivio, correggere o morire

Noi, genitori e nonni assassini: «Clima, catastrofe vicina»
«La minaccia per l’umanità non è mai stata così grave. Siamo ad un bivio».
Con queste parole la responsabile per il Clima dell’Onu, Patricia Espinosa, ha aperto la conferenza Cop24 in Polonia.
«Quest’anno sarà probabilmente uno dei quattro anni più caldi mai registrati. L’impatto del cambiamento climatico non è mai stato peggiore. Dobbiamo fare molto di più, la Cop24 deve renderlo possibile», ha dichiarato la Espinza.
195 i Paesi presenti alla Conferenza mondiale sul clima. Poi c’è chi del mondo si sente padrone, gonfio di presunzione e di Co2, rotola verso altri guai

Salvare il mondo dal Guastatore
L’incontro di Katowice è considerato uno dei più importanti sul cambiamento climatico da quando nel 2015 è stato siglato l’accordo di Parigi.
Secondo gli esperti, sono necessari drastici tagli nelle emissioni per poter raggiungere gli obiettivi concordati a Parigi e scongiurare il pericolo del riscaldamento globale.
A fare maggiori pressioni sono i paesi più poveri, che chiedono a gran voce a quelli più sviluppati di tenere fede agli impregni presi nel 2015 per mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. L’obiettivo finale è di limitarlo a 1,5 gradi.
Il 2018 era stato indicato come data ultima entro cui adottare un programma di lavoro per attuare gli impegni presi, e a Katowice i 183 paesi firmatari/dovevano devono firmare una serie di regole che siano accettabili per tutti. C’erano anche gli Stati Uniti prima di Trump, e ora il no probabile anche del Brasile, col Bolsonaro che insegue a destra.

Imperi prima di Pompei
Nel frattempo, la Banca Mondiale ha annunciato un finanziamento di 200 miliardi di dollari per cinque anni a sostegno dei paesi che mettono in campo politiche concrete contro i cambiamenti climatici. Ma a Trump interessa più il voto degli imprenditori e minatori del carbone, e chi vedrà il suo mondo scomparire sommerso dal mare che si alta, impari a nuotare.
Segnale per tutti, l’’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), in cui si afferma che per limitare l’aumento della temperatura a 1.5 gradi i governi dovranno ridurre le emissioni di gas serra del 45 per cento entro il 2030. Uno studio recente tuttavia ha dimostrato che le emissioni di CO2 invece, dopo quattro anni di live diminuzione, sono nuovamente in aumento “Qualsiasi ritardo renderà solo più difficile e più costoso rispondere ai cambiamenti climatici”. Limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi è ancora possibile, basterebbe decidere, tutti assieme, di volerlo fare, con qualche investimento in più e qualche guadagno in meno...


(RemoContro)

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