Il Papa ai pedofili: "Convertitevi e consegnatevi alla giustizia"...
Il pontefice ha anche ringraziato "i media che hanno aiutato a smascherare i lupi". Il discorso alla Curia romana durante lo scambio di auguri natalizi
di Paolo Rodari
"A quanti abusano dei minori vorrei dire: convertitevi e consegnatevi alla giustizia umana, e preparatevi alla giustizia divina". È l'appello del Papa in occasione del discorso di fine anno alla Curia romana. Il Pontefice, citando il Vangelo di Matteo, invita chi abusa "di ricordarsi delle parole di Cristo: 'Chi scandalizzerà anche uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo!'".
È stato un anno difficile per la Chiesa. Il dossier Pennsylvania con oltre mille sacerdoti accusati di abusi su trecento minorenni e lo spettro di decine di investigazioni pronte a partire in diversi Paesi statunitensi scuote la comunità ecclesiale. "È innegabile - dice non a caso il Papa - che alcuni responsabili, nel passato, per leggerezza, per incredulità, per impreparazione, per inesperienza o per superficialità spirituale e umana hanno trattato tanti casi senza la dovuta serietà e prontezza. Ciò non deve accadere mai piu".
"Questa - ha scandito - è la scelta e la decisione di tutta la Chiesa". "Alcuni - ha poi aggiunto il Papa - anche all'interno della Chiesa, si infervorano contro certi operatori della comunicazione, accusandoli di ignorare la stragrande maggioranza dei casi di abusi, che non sono commessi dai chierici della Chiesa, e di voler intenzionalmente dare una falsa immagine, come se questo male avesse colpito solo la Chiesa Cattolica. Invece io vorrei ringraziare vivamente quegli operatori dei media che sono stati onesti e oggettivi e che hanno cercato di smascherare questi lupi e di dare voce alle vittime. Anche se si trattasse di un solo caso di abuso, che rappresenta già di per sé una mostruosità, la Chiesa chiede di non tacere e di portarlo oggettivamente alla luce, perché lo scandalo più grande in questa materia è quello di coprire la verità!".
"Per favore - ha invocato il Papa rivolto a vescovi e cardinali - aiutiamo la Santa Madre Chiesa nel suo compito difficile, ossia quello di riconoscere i casi veri distinguendoli da quelli falsi, le accuse dalle calunnie, i rancori dalle insinuazioni, le dicerie dalle diffamazioni. Un compito assai difficile, in quanto i veri colpevoli sanno nascondersi scrupolosamente, al punto che tante mogli, madri e sorelle non riescono a scoprirli nelle persone più vicine: mariti, padrini, nonni, zii, fratelli, vicini, maestri... Anche le vittime, ben scelte dai loro predatori, spesso preferiscono il silenzio e addirittura, in balia della paura, diventano sottomesse alla vergogna e al terrore di essere abbandonate".
"La Chiesa da diversi anni è seriamente impegnata a sradicare il male degli abusi, che grida vendetta al Signore, al Dio che non dimentica mai la sofferenza vissuta da molti minori a causa di chierici e persone consacrate: abusi di potere, di coscienza e sessuali" .Lo ha assicurato ancora Francesco sottolineando che "l'esempio eroico dei martiri e dei numerosissimi buoni samaritani, ossia dei giovani, delle famiglie, dei movimenti caritativi e di volontariato e di tanti fedeli e consacrati, non ci fa scordare comunque la contro-testimonianza e gli scandali di alcuni figli e ministri della Chiesa". "I peccati e i crimini delle persone consacrate - ha continuato - si colorano di tinte ancora più fosche di infedeltà, di vergogna e deformano il volto della Chiesa minando la sua credibilità. Infatti, la Chiesa, insieme ai suoi figli fedeli, è anche vittima di queste infedeltà e di questi veri e propri reati di peculato"...
(La Repubblica.it)
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