Il Nobel per la Pace 2018: a Oslo la consegna a Nadia Murad e a Denis Mukwege...
L'attivista yazida irachena chiede protezione internazionale per il suo popolo. Il medico congolese auspica uno svolgimento di elezioni libere il 23 dicembre prossimo nel suo paese.
L'attivista yazida irachena Nadia Murad e il medico congolese Denis Mukwege hanno ricevuto oggi nel corso di una cerimonia a Oslo il premio Nobel per la pace 2018 assegnato loro lo scorso 5 ottobre. La consegna è avvenuta nel giorno in cui si celebrano i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Nadia Murad, 25 anni, è sopravvissuta a violenze atroci ed è divenuta il simbolo delle sofferenze inflitte dall'Isis alla sua comunità, gli yazidi. Denis Mukwege, medico congolese di 63 anni, ha dedicato tutta la sua vita a curare le orribili ferite delle donne vittime di stupri.
Due generazioni, due paesi, due mondi, accomunati dalla lotta contro "l'uso della violenza sessuale come arma di guerra". "La lotta per la giustizia li unisce - ha detto la presidente della commissione per il Nobel Berit Reiss-Andersen - nonostante background molto diversi. Sono due delle voci più forti al mondo oggi".
Nei loro discorsi alla ce
rimonia di consegna del Nobel per la pace entrambi hanno guardato alla situazione dei propri paesi. Per Murad è necessario che la comunità internazionale si attivi per proteggere gli yazidi ancora nelle mani dell'Isis mentre il dottor Mukwege ha parlato delle prossime elezioni nella repubblica democratica del Congo auspicando che il voto si svolga in maniera corretta per evitare un conflitto aperto.
L'attivista yazida Nadia Murad, sopravvissuta alla prigionia dell'Isis come schiava del sesso, nel suo intervento ha chiesto alla comunità internazionale di "proteggere il suo popolo" e liberare le migliaia di donne e bambini ancora nella mani dei jihadisti. "Se vogliamo che gli yazidi lascino i campi profughi e ritornino nelle loro aree e vogliamo ridargli fiducia - ha detto Murad - la comunità internazionale deve garantirgli la protezione internazionale sotto la supervisione delle Nazioni Unite".
Murad, che ha pianto durante il racconto delle sofferenze inflitte al suo popolo dall'Isis, ha ricordato che migliaia di donne della sua comunità sono state rapite, violentate e vendute. "Nel 21mo secolo - ha detto Murad - nell'era della globalizzazione e dei diritti umani, oltre 6500 yazidi, bambini e donne, sono stati fatti prigionieri, venduti, comprati, abusati sessualmente e psicologicamente. Malgrado i nostri appelli quotidiani, dal 2014, il destino di oltre tremila bambini e donne nelle mani dell'Is è ancora sconosciuto".
"E' impensabile - ha aggiunto Murad - che la coscienza dei leader di 195 Paesi nel mondo non sia mobilitata per liberare queste ragazze. Se si fosse trattato di un accordo commerciale, di un giacimento di petrolio o di un carico di armi, possiamo scommettere che nessuno sforzo sarebbe stato risparmiato".
Come migliaia di donne yazide, Nadia Murad fu sequestrata, violentata, torturata e scambiata dai jihadisti dopo l'offensiva dell'Isis contro la comunità curda nel nord dell'Iraq nel 2014. Riuscita a fuggire, ha deciso di battersi per le donne e le bambine che restano nelle mani degli estremisti.
Denis Mukwege è un medico e attivista congolese. Specializzato in ginecologia e ostetricia, ha fondato nel 1998 il Panzi Hospital, ospedale in cui è diventato il massimo esperto mondiale nella cura di danni fisici interni causati da stupro. Nel 2014 era stato insignito dal Parlamento europeo con il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Mukwege è diventato un punto di riferimento, non solo nel Congo ma per tutta la comunità internazionale, per l'assistenza e l'aiuto delle persone che hanno subito violenze sessuali in guerra e nei conflitti armati...
(Globalist)
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