Continua l'Odissea di Sea Watch: da 7 giorni in mare con 32 migranti e tutti i porti chiusi...


Al momento Malta, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Germania e la Ue hanno negato aiuto. L'Onu chiede all'Europa di intervenire.


Ci sarebbe da dire? Con questi 32 disperati in mezzo al mare al freddo e senza sapere cosa ne sarà della loro vita abbiamo passato un Natale più sereno e più sicuro?

E’ questo che vuole il popolo italiano?
«Settimo giorno con i nostri 32 ospiti bloccati in alto mare e chi si è preso la responsabilità finora?». Lo scrive via twitter la Ong Sea Watch che pubblica poi l'elenco dei paesi e delle istituzioni che hanno negato aiuto: Malta, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Germania, Ue.
Su Twitter l'Unhcr scrive: «Siamo preoccupati per i 32 migranti e rifugiati soccorsi più di sei giorni fa dalla nave SeaWatch3 e chiediamo che vengano sbarcati tempestivamente in un porto sicuro vicino».
Oltre 600 soccorsi tra Marocco e Spagna in 48 ore - Più di 600 migranti sono stati tratti in salvo, tra la notte scorsa e la giornata di ieri, nel braccio di Mediterraneo tra Marocco e Spagna.

I soccorsi sono partiti dalla costa iberica e da quella marocchina; i primi 139, tra uomini e donne, sono stati presi in carico nella notte tra il 26 e il 27 dicembre da Salvamento Maritimo, al largo dell'isola d'Alboran, altri 147 nel pomeriggio seguente, sempre nella stessa zona di mare. La Marina marocchina, nello stesso arco di tempo, ha tratto in salvo 367 migranti diretti in Spagna, a bordo di alcune imbarcazioni di fortuna. Non si registrano vittime.
Secondo la Commissione spagnola per l'aiuto ai rifugiati (CEAR) nel 2018 769 persone hanno perso la vita, nel tentativo di raggiungere la Spagna, che è divenuta il principale corridoio d'ingresso in Europa, registrando, secondo la commissione, 56.480 arrivi sulle coste spagnole nell'ultimo anno...

(Globalist)


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