A Novara niente bici legate ai pali, bevande in vetro e abiti succinti: polemiche sul nuovo regolamento di polizia...
Commercianti preoccupati, opposizione all'attacco. Ma il sindaco leghista smorza: "Solo norme per il decoro urbano, le applicheremo con buon senso"
di Carlotta Rocci
Bici legate ai pali? Vietate. Proibiti anche gli assembramenti di persone davanti ai locali pubblici fuori "dai luoghi autorizzati", che, detto non in burocratese, significa fuori dai dehors. E niente abiti succinti. Sono solo alcuni dei divieti del nuovo regolamento di polizia urbana appena approvato dal consiglio comunale di Novara che ha già sollevato un polverone di polemiche trasversali, dai partiti politici che si oppongono alla giunta leghista del comune piemontese, alle associazioni di categoria.
I punti che aggiornano il vecchio regolamento sono 60 e comprendono il divieto di vendere bevande nei contenitori di vetro, di bere alcolici in luoghi pubblici e anche di vestire in modo “contrario al comune senso del pudore”. La sosta in gruppo fuori dai luoghi autorizzati davanti ai locali pubblici prevede una multa da 100 a 500 euro e c'è già chi ironizza chiedendosi se i vigili andranno a multare i gruppi di giovani che la sera si ritrovano in piazza a Novara.
Tra l'altro la città piemontese non è nemmeno troppo nuova a norme simili: nel 2008 un altro sindaco leghista, Massimo Giordano, aveva vietato gli assembramenti di più di tre persone nei giardini pubblici per tutelare il decoro urbano.
Le associazioni di categoria hanno già chiesto al sindaco un incontro per discutere degli articoli che toccano in particolare i commercianti, ai quali potrebbe essere vietato vendere bevande in contenitori di vetro; e, se la regola fosse applicata alla lettera, comprenderebbe anche acqua e latte."Ma non sarà così - precisa Canelli - Il nostro vuole essere un regolamento di buon senso, abbiamo racchiuso in un testo unico norme che esistevano già ma che non erano organizzate in modo coerente. Queste regole servono come strumento alla nostra polizia municipale per far rispettare norme che garantiscano il decoro ma non abbiamo intenzione di fare i censori, anzi questo regolamento introduce strumenti come il daspo urbano che sono innovativi", spiega.
“E’ un regolamento vergognoso”, commenta Sara Paladini, del Pd, che con il resto del suo partito ha votato contro il documento. Il Movimento 5 Stelle in consiglio comunale si è astenuto. Il primo cittadino parla a sua volta di strumentalizzazione “perché il documento era stato discusso per due volte in commissione”, ma Paladini prosegue: “Le norme sul comune senso del pudore riportano Novara al 1929”.
Per la giunta leghista è tutta una questione di sicurezza e decoro: per questo le bici non possono essere legate ai pali ma devono essere sistemate negli stalli autorizzati. "Ed è per questo che stiamo lavorando per aumentare queste postazioni autorizzate". Regolamenti che stabiliscono le norme del decoro dell'abbigliamento non sono nuovi, anzi. Molte località di mare le hanno introdotte per evitare che i bagnanti girassero in costume fuori dalle spiagge. Ma in una città come Novara, dove le spiagge non ci sono, sembra un po' più difficile stabilire i paletti per decidere cosa sia decoroso e cosa no. "Nessuno ha intenzione di vietare minigonne o abiti simili - precisa il primo cittadino - Il senso del decoro di cui parla il nostro regolamento non è quello di 50 anni fa ma deve essere considerato secondo i costumi del giorno d'oggi, è ovvio".
Quel che è certo, però, è che, se tutti i 60 nuovi articoli dovranno essere fatti rispettare senza deroghe dagli agenti della polizia municipale, agli uomini in servizio nel comune di Novara toccherà un futuro di superlavoro...
(La Repubblica.it)
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