Se l'Isis e non il maltempo avesse ucciso 11 persone, avremmo preso provvedimenti o condonato i terroristi?...
Piogge, venti e altro provocano sistematicamente la morte di molte persone. Ma alla fine speculatori e furbi vengono sempre protetti da chi amministra e governa.
Chi ha tempo riguardi le collezioni dei giornali o, forse più facilmente, le notizie degli ultimi mesi che collegano eventi di maltempo a morti.
Noterà che, purtroppo, ultimamente quasi sempre accade che gradi piogge o altro hanno provocato frane, smottamenti, allagamenti, esondazioni, crolli. E che il numero delle vittime è impressionante.
Purtroppo, mentre ogni volta ci si nasconde parlando di eventi ‘mai visti’ ma diventati purtroppo la normalità negli ultimi anni, spesso si tende ad assumere un atteggiamento fatalista rispetto a questi disastri naturali.
Non serve entrare nel merito del dibattito sui cambiamenti climatici, annunciati da decenni dagli scienziati e negati da chi vuole sfruttare l’ambiente in nome del business o dai caudilli moderni (Erdogan, Trump, Bolsonaro) che pensano che violentare la natura non sia un crimine ma solo un modo per guadagnare di più.
Serve solo pensare che se non tutte la stragrande maggioranza delle morti dovute al maltempo e ad altri eventi naturali avrebbero potuto essere evitate se non ci fosse stata la speculazione edilizia, il mattone selvaggio, la cementificazione senza sosta. Se fosse stata fatta manutenzione degli argini, dei ruscelli, dei fiumi, dei ponti. Se fossero stati controllati tombini, canali di scolo. Se non ci fossero state sanatorie a ripetizione. Se non ci fossero discariche abusive.
Ma nulla di nulla è stato fatto. La messa in sicurezza del paese e il rispetto della legalità non portano consensi e non premiano furbi e speculatori.
Resta una domanda: se gli 11 morti di oggi fossero stati colpa dell’Isis e non del maltempo avremmo subito preso provvedimenti o fatto un condono per i terroristi?...
(Globalist)
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