La sciocchezza detta dalla segretaria della Lega di Prato: "La pista ciclabile serve solo ai migranti"...


"Molti richiedenti asilo non hanno la macchina. Sembra che il progetto sia fatto a posta per loro" ha detto Patrizia Ovattoni alla trasmissione radiofonica La Zanzara.


"Noi pratesi a lavorare ci andiamo in macchina". Non è uno scherzo ma è davvero quanto ha detto la segretaria della Lega pratese Patrizia Ovattoni, prima in dichiarazioni pubbliche poi in diretta alla trasmissione radiofonica La Zanzara di Radio 24. Ovattoni, racconta molto bene nel suo articolo per Repubblica.it Ernesto Ferrara, iperattiva a Prato e decisa ad avere un ruolo nella scelta del candidato sindaco del centrodestra l'anno prossimo (il nome favorito rimane quello del deputato forzista Giorgio Silli), ritiene che il progetto comunale di una pista ciclabile possa essere "una misura favorevole ai migranti, a discapito dei residenti pratesi".

E nella Lega toscana scoppia un altro caso. Con grande imbarazzo della commissaria regionale Susanna Ceccardi, in completo disaccordo con la posizione della dirigente del suo partito: "In bici ci vado anche io..." risponde solo con una battuta per ora. Ma è probabile che la sindaca di Cascina presto si faccia sentire con Ovattoni.  Ecco perché la leghista pratese non è d'accordo con la pista ciclabile: "Noi, ovvero chi va a lavorare, di solito si sposta con la macchina. Oppure, chi ha i bambini piccini che devono andare dal pediatra, non li porta in bicicletta. Chi ha un lavoro e dei bambini rischierebbe di esser messo sotto un camion, come è successo una volta a me", ha detto rispondendo alle domande di Cruciani e Parenzo. "Molti richiedenti asilo non hanno la macchina. Sembra che il progetto sia fatto a posta per loro", continua la segretaria della Lega. Non ho mai detto che sono razzista. Ma qua in bicicletta vanno veramente in pochi, non siamo in Versilia".

Il progetto a cui si fa riferimento è quello di ammodernamento di viale Montegrappa. L'ipotesi del Comune è restringere la carreggiata con i fondi del Ministero dell'Ambiente per la mobilità sostenibile, 6,5 milioni di euro, di cui circa 600mila euro sarebbero appunto destinati all'opera. Il sindaco Matteo Biffoni (Pd) ha studiato una prima idea di progetto: pista ciclabile su entrambi i lati, sostituzione degli alberi, nuova illuminazione, ridefinizione dei posti auto e restringimento della carreggiata da due corsie a una. Una proposta che non piace alla segretaria della Lega: "Non ho detto che il Comune ha fatto il progetto apposta per i migranti e i richiedenti asilo, ma che è che così sembra"...

(Globalist)

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