Il comandante dei carabinieri sul caso Cucchi: dire la verità, non guarderemo in faccia nessuno...


Il generale Giovanni Nistri, comandante generale dell'Arma: un carabiniere deve avere assoluto rispetto delle leggi e delle persone e della dignità umana.


Condanna da un lato, ma una grande attenzione a ridimensionare dall’altro. Eppure l’Arma (come le forze di polizia in generale) una maggiore riflessione su alcune attitudini ad alzare le mani o a interpretare in maniera arrogante e sfrontata il proprio ruolo la dovrebbero fare. Perché i casi, per quanto assolutamente minoritari, ci sono.
Vicende molto spesso negate, salvo quando spunta un video preso dai tanti telefonini che ormai tutti hanno: dal ragazzo che consegnava le pizze preso a ceffoni dai poliziotti perché non si era fermato all’alt. O ai carabinieri sotto inchiesta in Liguria perché si accanivano contro i migranti e tante altri situazioni che dimostrano come ci sia ancora chi si sente autorizzato ad abusare dei proprio ruolo.

 "Ho provato quello che provano tutti i carabinieri che agiscono e hanno giurato fedeltà a costituzione che all'articolo 13 stabilisce che sia punita ogni violenza fisica o morale alle persone sottoposte alla restrizioni della libertà personale".

Così il generale Giovanni Nistri, comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, intervistato su Radio Capital dal direttore Massimo Giannini sul caso Cucchi dopo la deposizione del carabiniere Francesco Tedesco. "Vale la pena essere nuovamente chiari: se sei carabiniere, punto uno devi avere assoluto rispetto delle leggi e delle persone e della dignità umana, soprattutto delle persone sottoposte a vigilanza, secondo, hai il dovere morale prima ancora che giuridico di dire la verità e dirla subito. Questo è". Quelle di Tedesco sono "frasi molto crude che delineano uno scenario, assolutamente estraneo alla stragrande totalità dei carabinieri, inqualificabile". Quanto affermato dal carabiniere "dovrà essere sottoposto a vaglio del processo. Quindi aspettiamo, ma aspettiamo con netta e chiara condanna che non riguarda questo specifico caso ma tutti i casi nei quali si possa anche solo ipotizzare una carenza così grave di moralità".
Quei carabinieri sono stati sospesi e nel momento in cui saranno accertate le responsabilità, l'Arma prenderà le decisioni che le competono - ha sottolineato Nistri -, fino alla destituzione: non guarderemo in faccia a nessuno"...


(Globalist)

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