Braccianti sfruttati nei campi e ammassati nei furgoni: arrestato un caporale a Foggia...


Si tratta di un 30enne di nazionalità senegalese bloccato nel territorio di Apricena. I lavoratori agricoli, tutti migranti, erano impiegati 8/9 ore al giorno nella raccolta dei pomodori.


Operazione contro il caporalato della squadra mobile di Foggia in collaborazione con gli uomini del Nucleo ispettivo del lavoro dei carabinieri. E' stato arrestato, con l'accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, un uomo di 30 anni, Diop Makhar, di nazionalità senegalese. L'uomo, bloccato nel territorio di Apricena, in provincia di Foggia, era alla guida di un furgone all'interno del quale erano ammassati 15 lavoratori agricoli, tutti migranti, che viaggiavano in condizioni definite "disumane" dagli investigatori.
Nel corso di un servizio effettuato per contrastare il fenomeno del caporalato, gli investigatori hanno individuato una zona rurale nel territorio di Apricena, dove erano stati notati degli uomini di colore che raccoglievano pomodori.
L'attività di osservazione da parte degli agenti ha consentito di ricostruire l'intera giornata lavorativa dei braccianti che cominciavano a lavorare alle 6 del mattino, dopo essere stati condotti a bordo di un furgone blu fatiscente in campagna dal caporale che li teneva sotto controllo per tutte le ore lavorative, almeno 8/9, e poi li riportava indietro a bordo del furgone.
Ed è stato proprio al termine della giornata lavorativa che gli agenti hanno bloccato e controllato il veicolo. Hanno identificato il caporale 30enne e gli occupanti. I migranti erano stipati all'interno del cassone, alcuni seduti ed altri in piedi, per un totale di 15 persone, tutti braccianti di nazionalità straniera, trasportati in evidente violazione di norme igieniche e di sicurezza, oltre che in condizioni disumane. Gli agenti hanno anche sequestrato documenti attestanti la contabilità del lavoro nero e denaro contante, in possesso del presunto caporale arrestato...

(Globalist)

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