Vaccini, denunciata la mamma no vax che in Rete spiegava come falsificare i certificati...


Il caso, sollevato anche da Globalist, è arrivato ai dirigenti della paritaria Maria Bambina di Esine, nel Bresciano, che hanno presentato denuncia. La Regione Lombardia: fatto gravissimo, attivare controlli.


La mamma che si è vantata in Rete di aver "gabbato" la Asl con un falso certificato sui vaccini, e di cui Globalist aveva dato notizia, è stata denunciata. Incurante delle possibile conseguenze questa donna di Brescia ha raccontato urbi et orbi di aver ingannato per un anno i dirigenti della scuola materna a cui era iscritta la sua bambina presentando falsi certificati vaccinali. Probabilmente oggi si è resa conto di aver commesso non solo un abuso ma anche un reato. "Ti è rimasto un foglio mandato dalla Asl con su le vaccinazioni che devi fare?? Ecco, io ho fatto così: l'ho preso, scannerizzato, cambiato data, fotocopiato e portato alla materna. Fine!" spiegava sui social a un'altra mamma, garantendo che "io mi sono fatta furba così ed è andato tutto bene. Li prendo per il culo". Un fatto gravissimo. Falso in atti di ufficio. Oltre al pericolo che ha fatto correre alla propria figlia e agli ignari bambini che l'hanno frequentata.

Ora però, dopo che la vicenda ha fatto scalpore in tutta Italia, la scuola materna in questione - la paritaria Maria Bambina di Esine, nel Bresciano - ha deciso di sporgere denuncia. La vicenda risale allo scorso anno scolastico: c'erano 70 bambini iscritti e la figlia della signora era l'unica a non avere le certificazioni. La madre continuava a temporeggiare, sostenendo di aver fatto richiesta alla Asl per avere il documento. E d'altra parte la normativa non era chiara - spiega Alberto Erculiani, che presiede il consiglio d'amministrazione della scuola dallo scorso maggio - Dopo che lo screenshot del dialogo tra le mamme no vax ha iniziato a circolare in rete abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni da tutta Italia".

Il  caso è arrivato anche in Regione Lombardia: “Presenterò un’interrogazione urgente all’assessore al Welfare Giulio Gallera perché sia fatta la massima chiarezza – ha annunciato la consigliera Viviana Beccalossi – Sono certa che chi dovrà indagare sul caso saprà fare piena luce, ma è necessario capire se si tratta di episodi isolati, a tutela della salute di tutti i bambini, che non può essere preda di comportamenti irresponsabili”. Secondo Beccalossi, l’episodio dimostra “che affidarsi all’autocertificazione da parte dei genitori, peraltro senza controlli, sia davvero una follia, oltre che un vero pericolo per i bambini, specie per quelli con problemi immunitari”...

(Globalist)

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