Nave Diciotti, sanità marittima ordina sbarco immediato di 16 migranti: 2 casi sospetti di tubercolosi...



CATANIA – L’ufficio di Sanità marittima di Catania ha ordinato lo sbarco immediato dalla nave Diciotti di undici donne e cinque uomini, di cui due con sospetta tubercolosi. Il gruppo è sbarcato per motivi sanitari e in questi casi non serve il via libera del Viminale.

Sulla Diciotti, dove nei giorni scorsi erano stati segnalati anche diversi casi di scabbia, sono rimaste complessivamente 124 persone tra eritrei, migranti delle Isole Comore, bengalesi, siriani, un egiziano ed un somalo. Mercoledì scorso erano già scesi dalla nave 27 minori non accompagnati.

Anche la Guardia Costiera ha lanciato un appello al Viminale perché autorizzi lo sbarco dei migranti rimasti a bordo della nave, approdata nel porto di Catania ormai dal 20 agosto. I migranti avrebbero chiesto di esporre un cartello con scritto “Per favore aiutateci”.

Il ministro Matteo Salvini continua con la sua linea dura soprattutto dopo che l’Unione europea il 24 agosto non si è fatta carico della situazione ormai in stallo. Il vicepremier leghista si oppone allo sbarco, soprattutto dopo la reazione dell’Europa che di fatto si è lavata le mani della situazione della nave Diciotti. Il ministro dell’Interno vorrebbe che le procedure di identificazione dei migranti avvenissero a bordo, come ha annunciato alla trasmissione Zapping della Rai la sera del 24 agosto: “Sto valutando la possibilità di fare procedure di identificazione e riconoscimento per individuare profughi veri, che sono la minoranza, dai finti profughi prima ancora che le persone sbarchino”.

Le procedure di cui parla Salvini normalmente richiedono mesi nei centri di identificazione, ma intanto alla nave della Guardia Costiera non resta che attendere le comunicazioni ufficiali dal Viminale, comunicazioni che di fatto non sono mai arrivate. Lo stop allo sbarco infatti è arrivato da Salvini via social network, motivo per cui la Procura di Agrigento sta indagando sull’accaduto.

Intanto a Roma sono in corso negli uffici della Procura le audizioni del Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio nell’ambito dell’inchiesta sulla nave della Guardia Costiera ferma nel porto di Catania. Il capo dei pm agrigentini sta ascoltando, come persone informate sui fatti, alcuni funzionari del ministero dell’Interno...

(blitz quotidiano)

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