Donna segregata per 14 giorni in un cassone per le mele: arrestato un imprenditore agricolo...
Orrore a Sommacampagna. L'uomo è accusato di sequestro di persona e tortura. La vittima, una donna di 44 anni, è stata ricoverata in stato di shock.
Un incubo durato due settimane. E' quello vissuto da una donna di 44 anni di origini polacche vicino Verona. Lo scorso 14 agosto la donna è stata rinchiusa in un cassone per la raccolta delle mele da un imprenditore agricolo con il quale aveva avuto una discussione.
L'uomo, 53enne di Bolzano e residente in provincia di Verona, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di sequestro di persona e tortura mentre la donna è stata ricoverata sotto shock all'ospedale di Villafranca.
La donna, che avrebbe avuto anche una relazione con l'imprenditore, era arrivata da Varsavia per lavorare nell'aziemda dell'uomo. Lo scorso 14 agosto una discussione è degenerata e l'imprenditore l'ha rinchiusa in un cassone per contenere le mele nelle campagne ai confini con l'autostrada Milano-Venezia, nelle vicinanze di Sommacampagna.
La 44enne è rimasta segregata per due settimane, sotto il sole cocente, con il datore di lavoro-aguzzino che le portava una mela e una bottiglietta di acqua al giorno. Dopo due settimane i lamenti della donna, ormai sfinita, sono stati sentiti da alcuni giardinieri che stavano lavorando per l'autostrada Brescia-Padova. Insieme all'intervento delle forze dell'ordine sono riusciti a porre fine alla prigionia della donna che è stata ricoverata in stato di shock all'ospedale di Villafranca. Per l'uomo si sono invece aperte le porte del carcere veronese di Montorio...
(Globalist)
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