Tre Missionarie della carità di Madre Teresa sono accusate di aver “venduto dei bambini”...


Le Missionarie della carità, che hanno diversi centri in India, gestiscono delle case per donne incinte e non sposate.


Una delle lavoratrici delle Missionarie della carità di Madre Teresa nello Stato orientale dell’India, Jharkhand, è stata arrestata con l’accusa di aver venduto un bambino di 14 giorni.

Altre due impiegate del centro sono al momento detenute e sono state interrogate dalle forze dell’ordine con l’accusa di aver venduto anche loro dei bambini di cui le Missionarie si prendevano cura.

Le indagini della polizia sono state avviate a seguito di una denuncia presentata dal Comitato per la salute dei bambini dello Stato.

“Abbiamo scoperto che altri bambini del centro sono stati venduti illegalmente”, ha spiegato un funzionario della polizia, intervistato dall’edizione indiana dell’emittente britannica BBC.

“Abbiamo ottenuto i nomi delle madri di questi bambini e stiamo indagando ulteriormente “.

La polizia ha anche sequestrato circa 1.900 euro dalla sede delle Missionarie nella città di Ranchi, la capitale dello Stato di Jharkhand.

Le Missionarie della carità, che hanno diversi centri in India, gestiscono delle case per donne incinte e non sposate.

I centri però hanno smesso di fornire servizi per l’adozione dei bambini non essendo stati in grado di adeguarsi alle nuove leggi in materia di adozioni.

In India sono molti i casi di bambini venduti dalle associazioni che si occupano di bambini orfani o abbandonati.

Le famiglie senza figli fanno spesso ricorso alle adozioni illegali per aggirare le leggi sull’adozione imposte dallo Stato indiano.

Nel periodo 2015-2016, per esempio, sono state registrate solo 3.011 adozioni legali a fronte di una lista di attesa di 12mila coppie.

“Attualmente stiamo accertando il caso di una vendita di un neonato ad una coppia in Uttar Pradesh per 120.000 rupie (149 euro)”, ha spiegato la presidente del Comitato per la salute dei bambini, Rupa Kumari.

“Ma alla coppia è stato detto che il denaro era destinato alle spese ospedaliere”.

Il bambino era il figlio di una giovane donna arrivata nel centro il 19 marzo ed è stato venduto alla coppia il 14 maggio, secondo quanto dichiarato da Kumari.

La presidente ha aggiunto che il Comitato avrebbe dovuto essere informato quando la donna incinta è stata portata all’ospedale dai funzionari del centro.

Il comitato ha inoltre scoperto che altri bambini sono stati venduti in diverse città per 50.000-70.000 rupie (620-867 euro circa).

Altre 19 donne incinte che si trovavano nel centro di Ranchi sono state spostate in altri luoghi dopo quanto emerso.

Madre Teresa, morta nel 1997, ha fondate le Missionarie della carità nel 1950.

Più di 3mila suore in tutto il mondo lavorano per l’associazione, che ha creato ospizi, mense, scuole, colonie lebbrose e case per bambini abbandonati...

(The Post Internazionale)

Commenti

Ferni e Alberto ha detto…
Un momento: se i bambini sono stati comprati (triste dirlo) da coppie che li vogliono adottare e daranno loro una vita normale, tutto sommato, ben venga dato che mi risulta che i bambini poveri indiani vengano spesso venduti ai bordelli e trasformati in schiavi sessuali. Quindi prima di lanciare delle accuse con tono tanto infamante, bisognerebbe appurare i perchè e per come. Magari li stanno salvando da una fine ben peggiore e i soldi vanno alle madri naturali che altrimenti si rivolgerebbero altrove.

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