Thailandia, muore un soccorritore dei ragazzi bloccati: cala il livello di ossigeno nella grotta...

Lotta contro il tempo per salvare i 12 giovani calciatori e il loro allenatore intrappolati dal 23 giugno nella grotta di Tham Luang. Per raggiungerli ci vogliono 11 ore.

Lotta contro il tempo in Thailandia per salvare i 12 giovani calciatori e il loro allenatore intrappolati nella grotta di Tham Luang. A preoccupare è il livello di ossigeno che continua a calare: è sceso al 15%, ben sotto al valore normale del 21%.
Lo hanno annunciato i responsabili delle operazioni di soccorso, senza specificare quanta autonomia di respirazione abbia il gruppo rimasto intrappolato circa quattro chilometri all'interno della grotta.
Il livello d'ossigeno è calato a causa della presenza di centinaia di soccorritori. Uno di loro, un subacqueo dei Navy seals thailandesi, è morto per mancanza di ossigeno. L'uomo, che aveva 38 anni, ha perso conoscenza sulla via del ritorno, e i tentativi di farlo rianimare sono falliti. Era impegnato proprio nella posa di bombole di ossigeno lungo gli 1,7 chilometri di percorso per raggiungerli dalla base intermedia che i soccorritori usano per i rifornimenti.
La morte del subacqueo solleva dubbi sulla sicurezza del tentativo di portare fuori i 12 ragazzi e l'allenatore di calcio attraverso i passaggi angusti della caverna profonda e coperta d'acqua in molti tratti del percorso. Per compiere il tragitto di andata e ritorno tra l'entrata della grotta e il punto dove sono bloccati i giovani e il loro allenatore servono circa undici ore.
E' improbabile che l'intero percorso venga liberato dall'acqua prima del weekend, quando sono previste nuove piogge. Anche per questo, all'esterno della grotta altre squadre di soccorritori continuano a perlustrare la giungla sulle pendici della montagna, nella speranza di individuare un passaggio alternativo da cui far uscire i ragazzi.
Si continua intanto a lavorare senza sosta nella posa di un tubo lungo, quasi cinque chilometri, che possa immettere ossigeno nella cavità dove sono prigionieri i giovani calciatori...

(Globalist)