Pozzallo, i racconti dell'orrore dei migranti: i nostri fratelli morti in mare...


Roberto Ammatuna, primo cittadino e medico: ci sono 128 minori non accompagnati, 44 donne e un caso grave di polmonite. Voglio incontrare Salvini: per me vale l'accoglienza nella legalità.


Altro che pacchia, altro che crociera.  I racconti degli sbarcati a Pozzallo sono da film dell'orrore. Almeno quattro persone sarebbero annegate nel Mediterraneo centrale venerdiì mattina. Emerge dalle testimonianze raccolte all'Oim. Tra le vittime un diciassettenne e tutti sarebbero di origine somala. "Il peschereccio a bordo del quale navigavano - riferisce il portavoce Flavio Di Giacomo - era ormai senz'acqua e viveri. I migranti hanno visto una nave in lontananza, al momento non identificata, e una trentina di loro, per disperazione e nel tentativo di raggiungerla, si  è lanciata in mare. Quattro persone sono annegate e i loro parenti hanno raccontato quanto avvenuto, appena sbarcati a Pozzallo". Numerosi migranti, provati dalla traversata, hanno riferito di torture in LIbia.

Un ragazzo di 15 anni ha invece raccontato: "Ero partito con mio padre ma non ce l'ha fatta, è morto durante la traversata del deserto per arrivare nel porto in Libia dove ci siamo imbarcati per attraversare il Mediterraneo".  "Il ragazzo era in buono stato di salute - dice la portavoce di Save the children, Giovanna Di Benedetto - molti altri minori non accompagnati sono invece denutriti e molto magri". Al momento sono stati trasferiti all'hotspot di Pozzallo, ma nei prossimi giorni i minori non accompagnati e le famiglie verranno portati in comunità alloggio. Il ragazzo che ha raccontato della morte del genitore ha poi spiegato all'interprete che a sostenerlo nel deserto sono stati gli altri compagni di viaggio.

Caccia agli scafisti.  Sarebbero una decina le persone indagate tra i migranti sbarcati nella notte a Pozzallo da nave Protector e 'Monte Sperone' della Guardia di finanza per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli uomini della squadra mobile di Ragusa sono al lavoro per individuare i presunti scafisti è già in serata potrebbero esserci i primi fermati. Nell'hot spot di Pozzallo i poliziotti continuano a sentire i migranti sbarcati per avere prove testimoniali sui presunti scafisti che avrebbero organizzato il viaggio sul vecchio peschereccio partito dalla Libia.

Le condizioni degli sbarcati. Destano preoccupazione le condizioni di uno dei migranti sbarcati a Pozzallo dopo una lunga fase di stallo. Ricoverato all'ospedale di Modica, e affetto da polmonite e presenta una forma seria di anemia. A confermarlo il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che è anche primario dell'ospedale di Modica. Diversi anche i casi di scabbia trattati nell'hotspot. E poi 128 minori non accompagnati. Sull'esito "della vicenda delle due navi con a bordo 449 migranti, si tira un sospiro di sollievo a Pozzallo", dice il primo cittadino, "ancora una volta la città è stata all'altezza del compito assegnatogli. Adesso occorre - rilancia il suo appello - sedersi attorno ad un tavolo e riscrivere nuove regole per evitare errori e consentire un tranquillo svolgimento dei compiti di assistenza. Ci sono stati momenti difficili e complicati che ancora una volta abbiamo superato, ora però gli incontri con la prefettura e il ministero dell'Interno diventano ineludibili".
A Pozzallo sono stati sbarcati, oltre i 128 minori non accompagnati, 3 minori accompagnati, 44 donne e 272 uomini. In totale 447 persone di cui 291 proverrebbero dall'Eritrea e 92 dalla Somalia. Altri migranti vengono da Nigeria, Bangladesh, Algeria, Libia, Siria, Egitto...

(Globalist)

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