La Francia abolisce la parola 'razza' dalla Costituzione: "una decisione che onora la nazione"...


L'emendamento rientra in un quadro di revisione costituzionale voluto da Macron. Inserito anche il 'divieto di distinzione per sesso, razza o religione'.


È dal 1946 che la Costituzione francese contiene la parola 'razza', per respingere le tesi razziste di matrice nazista, ma la presenza della parola paradossalmente legittimava i teorici dell'esistenza delle razze umane a sostenere le loro tesi. Nel quadro di una politica di revisione costituzione fortemente voluta da Macron, l'Assemblée Nationale di Francia ha abolito con un emendamento la parola dalla carta costituzionale, insieme al divieto di ogni 'distinzione di sesso' tra i cittadini. Nell'articolo 1 dell'emendamento la Francia è definita come una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale.

Il leader centrista dell'Udi, Jean-Christophe Lagarde, che ha presentato l'emendamento, ha tuttavia deplorato che "nessun rappresentante dell'estrema destra fosse presente a questo voto che onora la nazione". La modifica viene contestata da alcuni movimenti antirazzisti. "La razza non esiste, ma il razzismo esiste e uccide", avverte Emilia Roig, del Center for Intersectional Justice, intervistata da France Info. "Per poter agire contro il razzismo - gli fa eco Houria Bentouhami, dell'Università di Tolosa - c'è assoluto bisogno di questo strumento che permette di chiamarlo per nome". Nel 2013, la parola "razza" venne già bandita dalla legislazione transalpina, una prima tappa, avviata dall'ex presidente Francois Hollande, che si impegnò a cancellarla anche dalla costituzione, anche se ora sarà il suo successore, Emmanuel Macron, a cercare di condurla definitivamente in porto...

(Globalist)

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