Italo-senegalese cacciato dalla Asl: vattene, non è l'ufficio del veterinario"...


L'episodio è accaduto a Giulianova: Ubrahima Diop è cittadino italiano e ha denunciato il tutto ai carabinieri. Si muove anche la regione Abruzzo.


Vergogna dopo vergogna. Voleva chiedere informazioni su come rinnovare il suo libretto sanitario ma il dipendente della Asl di Teramo lo avrebbe cacciato dicendogli: "Vattene, questo non è l'ufficio del veterinario".
L'episodio è stato denunciato ai carabinieri di Giulianova da Ubrahima Diop, senegalese 39 anni residente a Roseto degli Abruzzi (Teramo). "Ci sono rimasto davvero male. Una cosa del genere - dice all'edizione abruzzese del 'Messaggero' - non mi era mai capitata".
L'uomo è arrivato in Italia nel 2000, a Roseto ha sposato una donna italiana e ha un figlio di 16 anni. Stimato e ben voluto da tutta la cittadinanza il senegalese ha riferito che allo sportello avrebbe trovato un uomo tra i 50 e i 60 anni, alto, capelli grigi, occhiali e altri particolari che ora saranno al vaglio degli inquirenti.

"Poiché il dipendete insisteva con il dirmi 'che vuoi, vattene' - racconta Ubrahima - ho deciso di trovare qualche altra persona che potesse darmi informazioni. Quindi ho trovato un ufficio con due donne e un uomo ai quali ho chiesto che iter seguire per rinnovare il libretto. All'improvviso è apparso quell'impiegato alla porta. Ha interrotto gli altri ed ha infierito contro di me con frasi di questo genere: 'vattene via, ma te ne vai?'. Poi ha iniziato a bussare contro una porta chiusa, dicendo: 'c'è il veterinario, il veterinario c'è..'. Ma la cosa che mi ha fatto più male è stata l'indifferenza degli atri tre, nessuno ha preso le mie difese. Non ho reagito, da persona civile mi sono recato alla vicina stazione dei carabinieri di Giulianova per sporgere regolare denuncia".
L'episodio è avvenuto negli uffici Asl di Giulianova.

La regione Abruzzo annuncia un'inchiesta
"Se i fatti denunciati da Ibrahima Diop, un cittadino italiano di origine senegalese, venissero confermati dalla Asl di Giulianova, ci troveremmo davanti ad un episodio gravissimo che si inserisce in un clima preoccupante, evidenziato dai ripetuti episodi di intolleranza e violenza accaduti anche in altre realtà del Paese".
Il commento è del presidente della Regione Abruzzo e senatore Luciano D'Alfonso. "La Regione Abruzzo, attraverso l'assessore Silvio Paolucci - fa sapere il governatore - si è attivata per disporre tutti gli accertamenti di sua competenza attraverso una indagine amministrativa interna. Si sappia che in Abruzzo la sanità pubblica è per tutti, indipendentemente dal sesso, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche o dalle condizioni personali e sociali. Conoscendo la tradizione della sanità abruzzese verrebbe da pensare ad un equivoco, ma considerando il clima che si respira in questi giorni nel Paese nei confronti del 'diverso', non possiamo escluderlo. E' evidente - annuncia D'Alfonso - che se emergeranno responsabilità personali di dipendenti della Asl corrispondenti a quanto dichiarato dal signor Ibrahima Diop, ci saranno precisi e severi provvedimenti irrimediabili"...

(Globalist)

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