Ai complottisti dello smalto sulle unghie: ecco la foto di Josefa che vi meritate...


Sulla storia di Josefa è ormai delirio razzista. Dalla nave delle Ong la risposta di Annalisa Camilli: "Lo smalto glielo abbiamo messo noi volontari durante la navigazione per distrarla. Tutto qui".

                          La foto di Josefa appena salvata postata su twitter da Annalisa Camilli

Come ci siamo ridotti, verrebbe da chiedersi. A dover ogni volta portare testimonianze per smontare bufale razziste. A cosa si è ridotto il dibattito su un tema centrale come le migrazioni e l'accoglienza con la pletora di razzisti che ci spiegano che i bambini morti davanti alla Libia sono bambolotti e che comunque - testuale "Se stavano a casa loro senza rompere i coglioni, non si sarebbero fatti nulla!". Ma è davvero questa l'Italia che passa le giornate a commentare se una donna che ha rischiato al vita come Josefa ha o no lo smalto alle unghie?

A porre la parola fine a un dibattito assurdo, vergognoso e paradossale ci pensa dalla Open Arms la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli che su Twitter ha risposto alla schiera di complottisti: "Josefa ha le unghie laccate perché nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa. Serve dirlo?". E a dimostrazione ha postato la foto della donna camerunense subito dopo il salvataggio.

Di passo in passo, di tweet in tweet c'è il rischio - come è successo . che il trombettista jazz Miles Davis venga trasformato in un pericoloso scafista che guadagna montagne di dollari alla faccia degli italiani. Aspettiamo con apprensione che la compagnia dei complottisti ci spieghi a breve che Cristo è morto di freddo...

(Globalist)

Commenti

Unknown ha detto…
un letto una branda non c'era ?

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