La partigiana apre il Gay Pride: siamo dalla parte giusta...


Tina Costa, 92 anni e la brigata arcobaleno dell'Anpi alla festa dei diritti contro l'intolleranza.


Viva la Brigata arcobaleno come risposta al nero del fascismo e dell'ìoscurantismo. Viva i partigiani e chi si batte per i diritti contro il fascismo, l'omofobia ne ogni tipo di intolleranza.
E oggi Tina Costa, 92 anni, partigiana si è messa alla testa del Gay Pride: "Starò in piazza fino all'ultimo respiro, sono dalla parte del giusto"La ribellione al fascismo, la rabbia per le parole di Fontana, l'autolesionismo della sinistra: "Stiamo facendo un salto nel buio, ma buio forte"

La lunga onda arcobaleno
E' un Roma Pride al solito festoso e colorato quello ha sfilato per le vie di Roma ma stavolta con venature piu' politiche nelle rivendicazioni che si levano dalle voci di piazza. Se lo scorso anno era stata l'edizione dei festeggiamenti dopo l'approvazione della legge sulle unioni civili, la diciottesima edizione e' sotto il segno della rivendicazione dell'identita' per la comunita' Lgbt, viste anche le recenti dichiarazioni del neo ministro della Famiglia Giovanni Fontana si diritti delle coppie omosessuali. Piazza della Repubblica si sta riempiendo, tra manifestanti e i tradizionali carri con i ballerini e i sound system delle varie associazioni che danno vita al Roma Pride, dal circolo Mario Mieli alle Famiglie Arcobaleno."Il fatto che i partigiani oggi siano in piazza con noi a continuare il percorso di liberazione di questo Paese vuol dire che siamo sulla strada giusta. La legge sulle unioni civili e' stata un grandissimo passo rispetto a 70 anni fa, ora noi chiediamo che lo Stato riconosca i matrimoni", spiega Sebastiano Secci, portavoce di Roma Pride. Tra le autorita' politiche in piazza il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la segretaria della Cgil Susanna Camusso e la leader radicale Emma Bonino...

(Globalist)



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