Il razzismo arriva al centro estivo: "non sto accanto a una bambina negra"...


L'agghiacciante episodio in un centro estivo di Riccione. La mamma: "ora mia figlia non vuole più tornarci".


È una storia che spezza il cuore, ma va raccontata, per capire quanto in basso è precipitato questo paese. Siamo in un centro estivo a Riccione, dove un gruppo di bambini sta andando sui pattini.

A un certo punto una di loro cade. È una bambina nera, di otto anni. Un altro bambino le si avvicina, ma non per aiutarla. "Ti sta bene che sei caduta, è a terra che devono stare i negri".

Parole agghiaccianti, seguite poco dopo da un altro attacco: "io non ci sto seduto vicino a una negra". Lo dice un altro bambino e la piccola non sa cosa rispondere. Sono insulti enormi, troppo enormi per dei bambini di otto anni. È chiaro che sono parole che hanno sentito a casa, odio e intolleranza ripetuti per gioco, senza rendersi conto del male che compiono.

La bambina torna a casa, è silenziosa. La mamma si accorge che qualcosa non va e alla fine riesce a farla confessare. La donna è sconvolta, scrive un post su facebook in cui racconta l'episodio e lancia un appello ai genitori: "Dovete iniziare a insegnare ai vostri figli il rispetto per il prossimo a prescindere dal colore della pelle, dalla religione e dalla nazionalità. Quel che è successo, un bambino di otto anni che usa termini tipo “io vicino a una negra non ci sto”, fa male all’anima e mi fa capire come le generazioni future abbiano il vuoto dentro e covino l’odio per il prossimo, soprattutto se diverso. Non me la prendo con i bambini ma coi i genitori che invece di insegnare il rispetto reciproco e l’amore per il prossimo inculcano l’odio e il razzismo nelle teste e nei cuori dei propri figli".

La bambina adesso non vuole tornare al centro estivo. Sono riusciti a metterle paura, a farla sentire diversa ed esclusa. Ma per fortuna, gli altri bambini e motli genitori hanno mostrato un'immediata solidarietà verso la piccola e la mamma. "Le si sono stretti intorno, ne aveva bisogno. L'hanno fatta sentire a suo agio".

La mamma ha lanciato, sempre su facebook, un appello alla figlia: "non ti fare cambiare da chi ti insulta. Resta come sei, gioiosa e piena di vita. Non reagire mai perché consentiresti a chi ti fa del male di farti diventare diversa dalla splendida bambina che sei ora"...

(Globalist)

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