In Italia sparisce un bambino ogni 48 ore: l'allarme di Telefono azzurro...


In 4 casi su 5 non vengono più ritrovati: i drammatici dati nella Giornata internazionale dei bambini scomparsi.


Bambini che scompaiono senza che se ne sappia più nulla. Un impressionante fenomeno denunciato dal Telefono Azzurro in una indagine realizzata in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi.
In Italia ogni 48 ore si perdano le tracce di un bambino. E in quattro casi su cinque questi bambini non vengono più trovati. Questi i drammatici numeri dell'indagine Non lasciamoli scomparire, presentata a Roma. Nella maggior parte dei casi si tratta di minori non accompagnati, arrivati nel nostro paese alla ricerca di una vita migliore e finiti nel mirino di sfruttatori e criminali.
Secondo i dati di Telefono azzurro il 2017 è stato uno degli anni più drammatici, con più di tre denunce a settimana. La regione più problematica è il Lazio, mentre in Europa lo stato dove si registrano più casi è la Romania.

L'associazione dal 2009 gestisce, in collaborazione con il ministero dell'Interno e le forze dell'ordine, il numero unico europeo 116000, attivo 24 ore su 24. Un servizio attraverso il quale Telefono azzurro si è occupato, nell'ultimo decennio, di 1125 casi di bambini spariti perché fuggiti di casa o da un istituto, o perché rapiti o sottratti da un genitore, insieme ai numerosi minori non accompagnati provenienti dai Paesi extra europei.
La linea telefonica, solo nell'ultimo anno, ha ricevuto 3,5 denunce a settimana (il primato fu raggiunto nel 2016, con 4,5 scomparse ogni 7 giorni). Il 64,5% delle segnalazioni riguarda la scomparsa di minori non accompagnati, giunti in Italia per sfuggire a povertà, guerra e situazioni d'emergenza. La fuga da casa, ovvero i casi di minori e adolescenti fuggiti da contesti familiari caratterizzati da abuso e violenza, ha invece un'incidenza del 12,4% e rappresenta la seconda causa di sparizione.

Dei 177 casi gestiti da Telefono azzurro nel 2017 solo il 16,9% si è risolto positivamente, ciò significa che circa 147 minori nell'ultimo anno sono stati uccisi o coinvolti nei circuiti di sfruttamento sessuale e di lavoro minorile, senza considerare quelli per i quali non è stata fatta nessuna segnalazione.
A livello territoriale - secondo i dati - il Lazio è la regione più problematica: da sola raggiunge quasi un quarto del totale dei casi (23,3%), seguita dalla Lombardia con il 22,7%. La situazione sembra essere più controllata al Sud e nelle isole: Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia registrano complessivamente solo il 24,4%.
I dati europei. Il fenomeno è monitorato a livello europeo da Missing Children Europe, network che riunisce 31 organizzazioni non governative in 27 Paesi Europei, tra cui anche Telefono azzurro Onlus. Dal 2011 sono state 1,2 milioni le chiamate ricevute per i bambini scomparsi in tutta Europa. La situazione peggiore si registra in Romania, da cui arriva 1 denuncia su 5 e, più in generale, nell'Europa dell'Est, che raccoglie quasi il 50% dei casi trattati.
Delle 190mila chiamate ricevute dal network nell'ultimo anno, i bambini o gli adolescenti fuggiti o allontanati da casa rappresentano la casistica più numerosa (57,2%), seguita dai minori rapiti da un genitore (23,2%). Circa 1 minore scomparso su 4 è stato coinvolto in situazioni di abuso, sfruttamento o abbandono.

I bambini migranti scomparsi nel nulla. In base ai dati forniti da Europol, ogni anno almeno 10mila minori stranieri non accompagnati scompaiono in Europa a poche ore dal loro arrivo, di questi pochissimi vengono ritrovati. Da maggio 2017 Missing Children Europe ha attivato il progetto triennale Amina per contrastare il fenomeno della scomparsa di minori migranti provenienti da paesi extra europei. Amina comprende la gestione di Miniila, un'app gestita in Italia da Telefono azzurro, che fornisce ai minori stranieri non residenti nel territorio europeo tutte le principali informazioni riguardanti i loro diritti, oltre ad un elenco puntuale e dettagliato dei servizi a loro disposizione attraverso strumenti anonimi di geolocalizzazione. Uno strumento prezioso per garantire un pasto, un posto per dormire, o il free wifi: necessità basilari, quotidiane, che per un ragazzino straniero appena arrivato possono non essere così scontate.
Miniila è stata presentata ufficialmente oggi nel corso della tavola rotonda condotta da Janice Richardson, senior advisor per Telefono Azzurro e esperta presso il Consiglio Europeo, che ha presentato anche gli obiettivi e le azioni previste dal Programma Amina...

(Globalist)

Commenti

Mas ha detto…
Purtroppo è una piaga che non si chiude mai. Però è necessario fare dei distinguo molto netti quando si parla di "minori non accompagnati". Molte volte si scopre che sono dei giovanottoni di buone prestanze con un'eta variabile tra i 15/18 anni, mentre quelli che arrivano di età fino ai 10/12 anni non se ne parla. I primi, per legge sono anche loro minori, ovviamente, ma definirli come spariti è abbastanza azzardato, discorso diverso per i piccoli profughi che dovrebbero avere tutte le cure ed assistenze necessarie proprio perché in balia degli adulti e malintenzionati!!!

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