10.000 inn fuga dalla violenza di Hodeida...


Un rapporto di Amnesty International racconta il dramma che vive la popolazione nella provincia yemenita: i cadaveri dei civili “fatti a pezzi”, le bombe sganciate dalla coalizione saudita, i colpi di mortaio sparati dai ribelli houthi. Il rischio è che ora la guerra giunga nelle aree urbane.



 Decine di migliaia di yemeniti sono in fuga dalla provincia di Hodeida (nella parte occidentale dello Yemen) dove imperversano violenti scontri tra i ribelli sciiti houthi e le truppe governative. La situazione umanitaria è critica anche se Amnesty International (AI) in un rapporto pubblicato ieri ha lanciato l’allarme: “il peggio deva ancora avvenire se la guerra giunge nelle aree urbane”.

Al momento il governo yemenita di Aden nega questa eventualità, nonostante recentemente le sue forze armate sostenute dalla coalizione saudita stiano facendo significativi progressi militari ad Hodeida, da tre anni città chiave per le sorti del conflitto yemenita. La città, sotto il controllo degli houthi, è il luogo dove arrivano gli aiuti umanitari (cibo e materiale sanitario), indispensabili per un Paese sull’orlo del baratro. Ma, secondo Aden, è anche il porto in cui giungono le armi di fabbricazione iraniana destinate agli houthi. Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi mesi il numero degli sfollati nell’area ha raggiunto le 10.000 unità (molti di loro sono proprio della città di Hodeida). “Le conseguenze umanitarie della nuova offensiva militare sulla zona costiera occidentale del Paese sono chiare ascoltando i racconti dolorosi dei civili sfollati” ha detto Rawya Raghe, responsabile di Amnesty.

I civili di Zabid, al-Jarahi, Hays e al-Khoukhah (a 100 chilometri da Hodeida) hanno raccontato alla ong inglese che molti residenti di quest’area sono fuggiti verso Aden pagando i loro viaggi della salvezza con la vendita dei loro beni. Nel corso della fuga, si legge nel rapporto di Amnesty, una donna avrebbe avuto un aborto a causa del viaggio definito “terrificante ed estenuante”: dalle normali 6 ore di macchina che sono necessarie per raggiungere Aden da Hodeida, ora a causa dei checkpoint, mine e combattimenti ci vogliono 3 giorni di viaggio.

Ma i residenti della provincia di Hodeida (la seconda più popolata del Paese) hanno anche riferito ad Amnesty di raid indiscriminati della coalizione saudita. “Siamo partiti a causa delle bombe e della guerra che era intorno a noi – ha raccontato ad AI Hassan, un giovane di 26 anni – le persone morivano, ogni giorno vedevamo corpi lacerati, fatti a pezzi. Potevamo restare lì? Dovevamo fuggire per sopravvivere, non potevamo vivere quei pericoli”. Una 25enne che ha preferito restare anonima ha poi aggiunto: “E’ stato un viaggio molto difficile. C’erano missili che volavano sopra le nostre teste. Qualcuno ci fermava e ci diceva che c’erano proiettili, qualcun’altro che c’erano campi minati. Noi gridavamo solamente”.

Amnesty sostiene che i civili si sono di fatto trovati nel mezzo dei combattimenti dove sia gli houthi che le forze del governo yemenita stanno violando il diritto umano internazionale. Alle bombe saudite, i combattenti sciiti rispondono con colpi di mortaio sparati nelle aree civili. Il 25 marzo, riporta AI, è stato colpito anche un cortile di un ospedale. Nell’attacco è rimasto ferito un adolescente di 13 anni e uccisi un farmacista e una infermiera. Gli houthi, inoltre, avrebbero messo a rischio la vita della popolazione locale con la presenza dei loro combattenti in aree abitate dai civili.

La guerra in Yemen, iniziata nel marzo del 2015 dalla coalizione saudita, ha provocato almeno 10.000 morti e ha causato l’espulsione di più di 2 milioni di persone. L’Ufficio per il coordinamento degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) ha dichiarato che oltre 20 milioni di persone, ossia l’80 per cento della popolazione yemenita, hanno bisogno di aiuti umanitari. Senza poi dimenticare che si muore anche per colpa del colera che finora ha causato oltre 2.000 vittime...


(Nena News)

Commenti

AIUTIAMO I BAMBINI DELLA SCUOLA DI AL HIKMA

Post più popolari

facebook