Oltre 100mila stupri di minori: l'India decreta la pena capitale per chi violenta...
Chi stupra bambine e bambini sotto i 12 anni sarà condannato alla pena di morte. Dopo il caso di Asifa, la popolazione è scesa in piazza. Mentre una ragazzina si è data fuoco per protesta.
Chi stupra bambine e bambini sotto i 12 anni sarà condannato alla pena di morte. Lo ha deciso il governo indiano. A schierarsi pubblicamente per la proposta, e a chiederla con forza, era stata il ministro per l'Infanzia, Maneka Gandhi, sull'onda dell'indignazione generale per le torture e le violenze che a gennaio uccisero una bambina di 8 anni nello Stato indiano del Jammu e Kashmir.
Si chiamava Asifa. Il suo corpo fu ritrovato in una foresta, dove era andata a cercare dei pony perduti. Secondo l'accusa della polizia, la bimba fu sequestrata, tenuta in un capanna per 5 giorni, picchiata e stuprata da diversi uomini, tra cui anche un agente di polizia. La sua fine è stata brutale: strangolata, con la testa schiacciata da una pietra. Sono stati arrestati otto uomini: secondo gli inquirenti, il gruppo voleva terrorizzare i Bakerwals, pastori nomadi e musulmani e scoraggiarli dallo spingersi nella loro regione.
Ma c'è anche un altro caso che scuote il paese ed è quello avvenuto in Uttar Pradesh - Stato sterminato, molto povero e notoriamente corrotto - dove un parlamentare molto influente dal partito del primo ministro Narendra Modi è stato accusato di aver violentato un'adolescente nel mese di giugno nel distretto di Unnao. Il padre della ragazza era finito in carcere perché non aveva accettato di far cadere la denuncia. E qui è morto, mentre la figlia di appena sedici anni ha cercato di darsi fuoco per protesta dinanzi al governatorato dello Stato. I dati all'aumento delle violenze sessuali ai minori sono agghiaccianti: tra il 2013 e il 2016 sono quasi raddoppiate, da 58.224 a 106.958. Il numero si riferisce solo alle denunce alle autorità...
(Globalist)
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