Luigi Capasso assassino, il prete: “Famiglia ha perdonato”. Quale, chi? Alessia e Martina morte?...
di Luigi Fero
Luigi Capasso assassino delle sue due figlie Alessia e Martina. E tentato assassino della moglie Antonietta Gargiulo. Non sono ipotesi, sono certezze. Luigi Capasso ha preso la sua pistola di carabiniere ed andato di buon mattino a sparare in faccia alla moglie sotto casa della moglie. Poi ha preso la sua borsa e dalla sua borsa ha tirato fuori le chiavi dell’appartamento, chiavi che non aveva più. Poi è salito appunto in casa, ha aperto, ha sparato ad una figlia nel sonno e all’altra probabilmente svegliata dai colpi di arma da fuoco. Quindi, ma non subito, si è ammazzato. Luigi Capasso sicuramente assassino delle sue due figlie e tentato killer di sua moglie.
Figlie delle quali si celebra un funerale e al funerale c’è un prete che officia la cerimonia. Spesso, anzi sempre, i sacerdoti cattolici e non solo cattolici vestono la cerimonia funebre più di consolazione che di dolore. Il manto consolatorio è che in fondo il defunto non è morto, è passato da altra se non miglior vita. Da millenni la cosa risulta consolatoria assai. Nonostante poggi su colossale incongruenza: se la morte non è fine, anzi è nuovo inizio, perché ci si addolora e si piange quando la morte arriva e tocca chi si ama e chi si ritiene a sé caro e vicino? Comunque il funerale cattolico e cristiano e non solo cattolico e cristiano celebra anche e soprattutto questa consolazione.
Qualche volta con una sorta di eccesso di zelo…consolatorio. E’ il caso del sacerdote che ha celebrato i funerali di Alessia e Martina, parroco in quel di Cisterna di Latina. In Chiesa ha detto di pregare anche per il padre, cioè l’assassino. E come prete se vuole può farlo, eccome se può farlo. Fa parte della sua missione e ruolo e cultura e ideologia e liturgia pregare per tutti, anzi soprattutto per i peccatori. E fa parte del suo ruolo e missione estendere il perdono a tutti, anche al padre che ha ammazzato le figlie che qui stanno nelle bare bianche davanti a lui in paramenti viola. Il prete, il sacerdote perdona e prega per tutti.
Ma questo parroco ha detto qualcosa di assai singolare, non ha detto la Chiesa perdona, Dio perdona. Ha detto: “Famiglia ha perdonato”. Famiglia? Quale famiglia, chi ha perdonato? La famiglia di Luigi Capasso assassino è per due terzi lì in una bara. Alessia e Martina hanno forse perdonato il padre da morte? E il parroco ha avuto notizia di tale perdono? L’altro terzo della famiglia di Luigi Capasso assassino è in un letto di ospedale. Ha appena saputo delle figlie ammazzate dal padre e tanto è stato il dolore che hanno ghiacciato perfino le lacrime della donna, un macigno di sofferenza che ha letteralmente impietrito la donna. In più Antonietta Gargiulo trapassata da un proiettile in faccia non è in condizioni materiali di parlare. Chi glielo ha detto al prete che Antonietta Gargiulo ha perdonato? Telepatia?
E se non le figlie e la moglie, quale altra famiglia ha perdonato secondo il prete? La sensazione molto molto forte è che questo sacerdote presso cui la povera Antonietta faceva apostolato e preghiera e a cui erano state portate le bimbe per catechismo e sacramenti si sia sentito in diritto di parlare da ventriloquo di queste tre vittime. Il sacerdote ha perdonato lui secondo sua dottrina e ha messo in bocca a due ragazze morte e una donna che non può parlare un perdono di cui non vi è materialmente traccia.
Nei giorni scorsi era stato affisso un manifesto mortuario con il nome di Luigi Capasso e si leggeva “mancato all’affetto de suoi cari”. E ci era chiesti chi l’avesse redatto sorvolando sul tragico-grottesco per cui i cari “al cui affetto era mancato” sono quelli ammazzati o quasi dallo scomparso. Ora un indizio c’è su chi può aver suggerito di non modificare la frase standard e porta in una canonica. Dove un prete ha perdonato quel che la Chiesa può e deve perdonare e ha perdonato quel che gli uomini, e soprattutto le donne, non possono e non devono perdonare...
(blitz quotidiano)
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