Polonia ‘estrosa’ in antisemitismo, inciampa anche su Garibaldi...


Polonia, scuola intitolata a Garibaldi cambia nome, ‘avventuriero non estraneo all’antisemitismo’ l’accusa.
– E l’Eroe dei due mondi finisce tritato nei neo nazionalismi ignoranti e bigotti di oggi, nel Paese che aveva aiutato a liberare.
– «Siamo già in polemica con Israele e con gli Stati Uniti, ora rischiamo di offendere anche gli italiani”, ha commentato il sindaco del quartiere dove sorge la scuola» ex Giuseppe Garibaldi.


La Polonia di Kaczyński litiga anche con Garibaldi
«Siamo già in polemica con Israele e con gli Stati Uniti, ora rischiamo di offendere anche gli italiani», lamenta il sindaco del quartiere di Varsavia dove sorge la scuola ex “Giuseppe Garibaldi”.
Offesi forse no, ma stupiti da tanta stupidità storico politica, certamente.
Una scuola elementare di Varsavia, intitolata all’“Eroe dei due mondi” dal 1963, cambierà nome. Lo ha deciso la direttrice della scuola. Motivazione della scelta di cambiare nome alla scuola, stando al resoconto dell’autorevole Gazeta Wyborcza, è quantomeno singolare.
La direttrice ritiene che Garibaldi non meriti l’onore di avere un istituto intitolato a lui in quanto – come avrebbe sostenuto in una trasmissione di una radio locale – egli “era un avventuriero non estraneo alla pirateria e all’antisemitismo”.
La notizia ha ovviamente causato una immediata protesta dell’ambasciata d’Italia a Varsavia. «Parole che offendono inutilmente tutti gli italiani», protesta ‘ambasciatore Alessandro de Pedys.

Garibaldi pirata e antisemita
La cancellazione della memoria di Garibaldi arriva in un momento non proprio semplice dei rapporti tra Polonia, l’Ue, gli Usa, Israele, altri paesi del mondo libero. Questioni di ordinamento democratico per l’Unione, e la controversa legge sulla shoah per il resto del mondo. Tre anni di carcere non solo chi assurdamente definisca ‘polacchi’ i campi di sterminio nazisti, ma anche per chi parli di casi documentati di complicità di singoli polacchi con l’esecuzione della Shoah, pogrom di ebrei compiuti da civili polacchi. La legge entrerà in vigore il primo marzo salvo ripensamento della Corte costituzionale. Da lì la ‘polemica con Israele e con gli Stati Uniti’, di cui parla lo sconsolato sindaco che ora prevede le nostre proteste. L’ignoranza della direttrice se proprio non offende, almeno stupisce. Anche in nome di quegli otto ebrei che parteciparono alla spedizione dei mille, fra i quali il Capitano veneziano Davide Uziel e il Colonnello Enrico Guastalla.

1863 polacco, garibaldini e Francesco Nullo
Nel 1863 Garibaldi inviò in Polonia Francesco Nullo, un suo luogotenente, e reparti di suoi soldati per appoggiare l´insurrezione nazionale polacca contro la brutale dominazione della Russia zarista.
A Francesco Nullo, morto sul campo in Polonia nello steso 1863, fu dedicato un busto inaugurato davanti al Parlamento polacco nel 1939, poco prima dell’aggressione nazista e sovietica. Ma questa è l’aria che tira oggi in Polonia.
Dopo che alla conferenza internazionale di Monaco sulla sicurezza il premier Mateusz Morawiecki è arrivato a dire che ci sarebbero stati anche colpevoli ebrei dell’Olocausto, diverse organizzazioni ebraiche, hanno denunciato un crescente clima di antisemitismo, xenofobia e intolleranza in quel Paese che sta vivendo una pesante regressione reazionaria, e xenofoba legata al discusso leader politico
Ora tocca alla memoria di Garibaldi che, certo, con la cultura politica attualmente vincente a Varsavia, lui socialista e laico, ha davvero poco da spartire...

(RemoContro)

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