Maltrattamenti sugli alunni, quattro maestre sospese nel Trapanese...



Rino Giacalone
Le indagini avviate appena tre mesi addietro dagli agenti della Squadra Mobile di Trapani, intenti ad accertare se in una classe di una scuola elementare del circondario trapanese, due maestre erano solite punire con troppa severità i loro giovanissimi allievi, alla fine si sono concluse non con due ma con quattro maestre, tutte colleghe nella stessa scuola, indagate per maltrattamenti e adesso sospese per un anno dal servizio. 

Per le quattro maestre il sostituto procuratore Francesca Urbani aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, il gip, giudice Cavasino, ha ritenuto sufficiente la sospensione dall’esercizio della professione, reato contestato per tutte e quattro le maestre è quello di maltrattamenti. Ma il gip nella sua ordinanza ha parecchio stigmatizzato il comportamento delle quattro maestre, definendolo “sintomatico di una personalità prevaricatrice, incurante delle più elementari esigenze di bambini in tenerissima età e del tutto indifesi”. 

Decisamente sembrano essere lontani dalle nostre scuole i tempi raccontati amabilmente da De Amicis nel libro Cuore. La maestrina dalla penna rossa sembra essere oramai cosa rara, e l’ultima di queste storie sarebbe rimasta non scoperta se non fosse stato per un’altra collega delle maestre indagate che dopo avere inutilmente tentato, con le buone, di convincere le colleghe che in classe usavano comportamenti fin troppo severi, e offrendo agli studenti spaventati il suo sorriso per farli stare calmi e bravi in classe, ha deciso di consegnare una relazione al dirigente scolastico, relazione finita preso sul tavolo degli agenti della sezione “reati contro la persona” della Squadra Mobile.

La prima cosa che hanno fatto è stata quella di collocare un paio di micro videocamere nelle classi dove le due maestre andavano ad insegnare, e la sorpresa è stata quella di vedere non due ma ben quattro maestre che usavano metodi palesemente violenti nei confronti di giovanissimi studenti di prima e seconda elementare: c’era chi veniva preso per l’orecchia, chi messo a sedere di forza sulla sedia o chi praticamente buttato fuori dall’aula, o ancora qualcuno veniva preso per il braccio piegato fino a farlo auto colpire al volto. Procura e Polizia hanno preferito non diffondere il video, a sfogliare le pagine dell’ordinanza si ha chiara percezione di quelle scene in classe, fatte di insulti, minacce, percosse, vessazioni psicologiche, che erano all’ordine del giorno per i bambini che frequentavano le due classi affidate alle quattro docenti, in carriera peraltro da molti anni, tutte poco più che cinquantenni. 

Bambini va detto che secondo quanto accertato dai poliziotti della Squadra Mobile non erano poi più di tanto irrequieti di come possono essere i bambini che si approcciano al mondo scolastico. Fuori dalla scuola nessuno pare sapesse di ciò che accadeva nelle ore di lezione, e invece quando i poliziotti hanno cominciato ad occuparsene qualche voce si è diffusa tanto che i comportamenti delle stesse maestre indagate via via si sono in un certo senso ammorbiditi. Ugualmente alle docenti giovedì scorso sono state notificate le ordinanze, martedì verranno sentite dal gip per il consueto interrogatorio di garanzia...

(La Stampa Italia)

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