Macelleria Messico: 25.339 omicidi dolosi nel 2017, quasi 70 morti violente al giorno...


Soccorsi a un uomo colpito durante una sparatoria ad Acapulco, nella provincia messicana di Guerrero. Pedro Pardo/AFP/Getty Images

Luciana Grosso
Sono numeri più simili a una guerra, e delle più cruente, che a quelli di una questione criminale quelli snocciolati Governo del Messico e relativi alle morti violente nel Paese.

In base alle statistiche diffuse, risulta che, in Messico, nel 2017 ci sono stati 25 mila 339 omicidi, ossia quasi il 25% in più di quelli registrati solo l’anno prima e quasi il doppio di quelli registrati nel 2014, quando la statistica si era fermata a 15 mila 520 morti. Non solo: ma i numeri di quest’anno sono i più alti mai registrati da quando si tiene traccia di questo tipo di  dati, ossia dal 1997.
Le aree del paese più violente, in base a quanto denunciato dalle forze dell’ordine messicane, sono gli stati di Guerrero, Jalisco, Sinaloa e Baja California Sur, sulla costa pacifica.

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In particolare, nello stato del Guerrero (quello in cui si trova la nota Acapulco, per intenderci) sono state uccise 2.136 persone; mentre nel Sinaloa, lo stato del Chapo Guzman, i delitti sono stati 1.332, il 39% in più dello scorso anno, forse anche per effetto del vuoto lasciato dal boss ora sotto processo negli USA.

Un dato di rilievo è anche quello che riguarda le uccisioni di giornalisti: il Messico è considerato uno tra i luoghi più pericolosi nel mondo per reporter e cronisti. Solo nello scorso anno, secondo la Ong nordamericana Committee to Protect Journalists, sono stati uccisi sei cronisti che si erano occupati, a vario titolo, di cose di droga e criminalità; dal 1992 sono in tutto 42 i giornalisti che sono stati uccisi, colpevoli di aver scritto degli affari dei narcoboss...

(Business Insider)

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