Dopo l'attentato a Bengasi, esecuzioni sommarie in strada...
Una decina di miliziani islamici uccisi da un ufficiale dell'esercito già ricercato dalla Corte penale internazionale per altri episodi del genere.
Dopo il duplice attentato di Bengasi, contro una moschea, nella città ci sarebbero state delle esecuzioni sommarie, fermamente condannate dalle Nazioni Unite.
In un video, la cui diffusione è stata affidata ai social network, si vedono tra otto e dieci uomini, che indossano delle tute azzurre e che sono inginocchiati davanti alla moschea obiettivo dell'attentato, che vengono uccisi a colpi d'arma da fuoco.
Ad ucciderli un uomo in tenuta mimetica che impugna, ad una mano, un mitra, che sembra potere essere un ufficiale dell'esercito nazionale libico, Mahmoud al-Werfalli, destinatario di un mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) per altre esecuzioni sommarie. Le nuove vittime sarebbero prigionieri appartenenti a gruppi estremisti islamici arrestati durante i combattimenti in città.
La missione Onu in Libia ha espresso preoccupazione per le notizie di esecuzioni sommarie, chiedendo che Mahmoud al-Werfalli si consegni alla Cpi. In un tweet, la Missione ha ricordato che almeno 5 casi di esecuzioni simili sono stati elencati nel 2017, eseguiti o ordinati da al-Werfalli.
Nell'attentato (eseguito con due autobomba, fatte scoppiare a distanza di pochi miuti) sono morte 37 persone (tra cui alcuni alti ufficiali dell'esercito) e altre sono rimaste ferite...
(Globalist)
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