Oltraggio antisemita in Sudan: una gigantografia di Hitler per inneggiare l'Olocausto...
Accaduto durante la sfida fra Al Hilal e Al Merreikh allo stadio di Omdurman. Tutto subito rimosso
Uno splendore di imbecillità e ignoranza. Esporre l'immagine di un criminale dittatore razzista che considerava i "negri" esseri inferiori e mezze scimmie. Eppure in nome dell'antisemitimo questi cretini hanno voluto oltraggiare non solo il popolo ebraico inneggiando vergognosamente all'Olocauso ma nello stesso tempo gli stessi africani, visto che Hitler era un sostenitore della razza ariana.
Eppure è accaduto durante la sfida fra Al Hilal e Al Merreikh allo stadio di Omdurman, nel Sudan, i tifosi si sono resi responsabili di un grave episodio antisemita: a un certo punto dell'incontro è stata infatti esposta una gigantografia di Adolf Hitler accompagnata da uno striscione recante la scritta "Olocausto", alla quale han fatto seguito cori di stampo nazista.
Sono stati gli stessi giocatori a richiederne l'immediata rimozione.
Giusto per sottolineare la totale idiozia e ignoranza di questi scriteriati, vale la pena ricordare un brano del Mein Kampf di Hitler: "Ogni tanto le riviste riportano delle notizie al piccolo borghese tedesco: un negro per la prima volta è diventato avvocato, professore, pastore o qualcosa del genere in un posto o in un altro. Mentre la stupida borghesia accoglie la notizia con sorpresa per un così stupefacente avvenimento, ammirata per questo strabiliante effetto della pedagogia attuale, l'ebreo astutamente si serve di questo per convalidare la teoria da inculcarsi ai popoli in merito all'eguaglianza degli uomini. La nostra società borghese e decadente non si accorge che in questo modo si commette un vero peccato contro la ragione; che è una vera pazzia quella di istruire una mezza scimmia perchè si pensi di aver preparato un avvocato, mentre milioni di membri della eccelsa razza civile devono rimanere in posti pubblici e miseri".
C'è bisono di aggiungere altro? L'antisemitismo dovrebbe essere cancellato per sempre e ovunque. Forse proprio partendo da quei popoli a loro volta vittime della razzismo (negri, messe scimmie) che non possono applaudire chi nemmeno li reputa essere umani...
(Globalist)
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