La rabbia palestinese ha un simbolo: Ibrahim Abu Thalaya, cieco e senza gambe...




E' stato ucciso a soli 29 anni. Era famoso nella Striscia di Gaza per le proteste contro gli ebrei nonostante gli mancassero gambe e vista. E intanto gli Usa annettono il Muro del Pianto a Israele



Una storia infinita che non finisce più. Una scia di sangue interminabile. Un fuoco d'odio attizzato da Donald Trump. La 'Giornata della rabbia' palestinese contro il riconoscimento americano di Gerusalemme quale capitale di Israele, ha visto scontri, violenze, quattro morti e 400 feriti, ma non ferma Washington, che ha anzi 'attribuito' il "Muro del pianto" (sovrastato dalla Spianata delle Moschee) allo Stato ebraico.

Fin dalla mattinata decine di giovani palestinesi con il volto coperto si sono scontrati a Gaza e vicino alla barriera di separazione israeliana a Betlemme, in Cisgiordania, con le forze di sicurezza che hanno usato gas lacrimogeni per disperderli.

E poi dopo una giornata tesa la 'rabbia' si è tramutata in omaggio sui social per Ibrahim Abu Thalaya, 29 anni, disabile famoso nella Striscia di Gaza per aver spesso protestato contro lo Stato ebraico nonostante gli mancassero le gambe, che aveva perso insieme a un occhi durante l'operazione 'Piombo fuso', a cavallo tra il 2008 e il 2009. Due giorni prima delle proteste odierne, Abu Thuraya era apparso in un filmato mentre scende dalla propria sedia a rotelle e appoggiandosi sulle braccia si dirige verso la zona cuscinetto incitando alla collera contro lo Stato ebraico. L'uomo, riferiscono fonti mediche citate dal Middel Est Eye, e' stato freddato con un colpo sparato alla testa da un soldato israeliano. La sua sorte ha seguito quella di altri tre manifestanti palestinesi...

(Globalist)

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