Evira a coltellate l'uomo che lo aveva violentato quando era un bambino...




Il giovane non era stato creduto quando aveva raccontato gli abusi subito. La sua vendetta è arrivata a distanza di anni



La notizia, per come era stata data negli scarni comunicati della polizia, rientrava nella normalità di una città come Tunisi. Un giovane è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di avere ferito a colpi di coltello un uomo. Poche righe, ma una mezza frase, scappata ad uno degli agenti del distretto dell'Ariana che hanno eseguito l'arresto, ha fatto scattare la curiosità dei cronisti. L'uomo ferito è stato soccorso in ospedale per delle lesioni gravissime agli organi genitali. Anche i novellini della criminologia sanno che ci sono alcuni tipi di lesioni inferte che si spiegano da sole, che, a secondo di dove vengono inflitte, possono (non necessariamente lo fanno) raccontare la storia che c'è dietro, se ce n'è una.
Ecco allora che la vicenda si è andata delineando, con uno spaventoso retroscena: il ferito, alcuni anni fa, aveva abusato sessualmente del suo aggressore. Una storia che forse l'uomo aveva dimenticato o aveva relegato in un angolo dei suoi ricordi, ma che il giovane abusato continuava a vivere, anzi a rivivere ogni giono. Violenze alle quali aveva cercato di ribellarsi, ma senza potervisi sottrarre. Anche perché quando aveva cercato di raccontare quanto gli era accaduto nessuno gli aveva creduto, ritenendole le fantasie di un bambino problematico.
Anni di dolore represso che alla fine sono venuti fuori, sono esplose in un gesto quasi catartico, che è stato premeditato e che rende più delicata, giudiziariamente, la sua posizione.
I due protagonisti vivono ancora nella stessa zona di Tunisi, L'Ariana, ed è probabile che il ragazzo vedesse il suo carnefice camminare, andare per negozi, passeggiare con la familia, stare al bar a bere un caffè.
Ed è stato quando ha capito che il dolore era ancora troppo forte per cancellarlo che ha deciso di punire chi lo aveva violentato. Un coltello affilato in mano, gli si è avvicinato e lo ha colpito con forza all'inguine lacerando tutto quello che la lama ha incontrato. Non si sa quanti colpi abbia inferto (la risposta la potranno dare i medici che hanno soccorso il ferito). Lui, con ancora il coltello in mano, ha aspettato gli agenti, consegnando l'arma insanguinata. Poi ha detto solo ''mi ha violentato quando ero un bambino''. 

Poi è scoppiato a piangere, come faceva quando era preda del suo carnefice...

(Globalist)

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