Un colpo alla nuca e poi nella fossa: le intercettazioni dei carabinieri razzisti...




Dagli atti dell'inchiesta della procura di Massa Carrara emerge un quadro sconcertante di abusi e vessazioni contro gli stranieri



Parole terribili, da veri delinquenti e giustizieri razzisti, altro che forze dell'ordine: "Basterebbe prenderli e invece di portarli in caserma farli sparire, come fanno i cinesi, un solo colpo alla nuca, nella fossa, calce, tappi tutto ed è l'unico modo per levarli di mezzo". 
Così, riferendosi ad alcuni cittadini extracomunitari, in una delle intercettazioni che la Procura di Massa Carrara ha eseguito nell'ambito dell'inchiesta sui presunti abusi nelle caserme dei carabinieri della Lunigiana. Intercettazioni ambientali e nelle auto di servizio, che hanno fotografato un modus operandi di alcuni militari in forza ad Aulla e Licciana Nardi
Sono 37 i militari indagati a vario titolo per lesioni, abuso d'ufficio, falso e anche per un episodio di abuso sessuale.
"Capiscono solo le legnate", dicevano tra di loro e non mancavano di minacciare chi fermavano per i controlli: "Ti stacco la testa se ti rivedo", "Ti butto nel fiume", fino ad obbligare un cittadino marocchino, parcheggiatore abusivo in un supermarket, a lasciare Aulla per Sarzana, perché spesso picchiato a calci e pugni. Tanti anche i dispetti: le gomme della bicicletta tagliate ad un ambulante per impedirgli di tornare a casa, o anche le ruote di un'auto bucate perché il veicolo era senza assicurazione. Atti compiuti come se fossero legittimati dalla divisa, secondo la Procura, con l'unica finalità "di discriminazione e odio razziale".
A un marocchino impedito di sporgere una denuncia
Un marocchino di 50 anni voleva sporgere denuncia in caserma ad Aulla, nel 2016, contro i due carabinieri che la sera prima gli erano piombati in casa, e gli avevano perquisito l'abitazione, secondo lui senza motivo, minacciandolo e terrorizzandolo: voleva parlare con il comandante della compagnia e sporgere denuncia. Ma fu mandato via in malo modo prima che potesse chiedere dei superiori. Si tratta di un altro episodio raccontato nell'atto di chiusura delle indagini dalla Procura di Massa Carrara...

(Globalist)

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