La resa di Raqqa: cedono anche i foreign fighter dell’Isis...
In mano al Califfato ormai solo aree desertiche al confine Iraq
Kobane, 14 ott. (askanews) – Dopo quattro mesi e mezzo di battaglia, con la resa degli ultimi foreign fighter dello Stato Islamico (Isis), Raqqa, ormai ex ‘capitale’ del Califfato nel nord siriano è da considerarsi una città liberata dalle forze democratiche siriane (SDF), un’alleanza curdo-araba sostenuta da Washington e dominata dalle Unita di Protezione del Popolo curdo (Ypg).
Nella serata di oggi, infatti, è stato raggiunto l’accordo per l’uscita dei combattenti stranieri dalla città; e questo dopo che nella notte di ieri un centinaio di uomini del Califfo Abu Bakr al Baghdadi accompagnati dalle loro famiglie erano stati trasferiti verso destinazioni sconosciute a bordo di bus approntati per l’occasione.
Omar Alloush, co-presidente del Consiglio Civile di Raqqa – un organismo creato di recente da SDF per amministrare la città -, ha dichiarato che grazie ad una mediazione tribale è stato raggiunto un accordo per permettere ai combattenti dell’Isis di uscire dalla città, che sta per cadere nelle mani delle forze di SDF. “I combattenti stranieri sono inclusi nell’accordo”, ha aggiunto.
Una fonte ufficiale a Raqqa ha detto ad Afp, senza specificarne il numero, che gli elementi siriani del gruppo si erano arresi nella notte alle forze di SDF. E per segnalare la loro volontà di arrendersi, i jihadisti “hanno inviato un messaggio al Consiglio Civile di Raqqa ai mediatori tribali”, ha detto la fonte.
Nel frattempo, il gruppo di attivisti “Raqqa si sgozza in Silenzio” ha riferito sulla sua pagina Facebook che decine di autobus sono entrati nella notte nella città di Raqqa, dopo aver viaggiato dalla campagna settentrionale. L’Osservatorio ha dichiarato che i combattenti dell’Isis e le loro famiglie avevano già lasciato la città, mentre gli autobus sono arrivati per evacuare i rimanenti combattenti stranieri e le loro famiglie.
Con la caduta di Raqqa, nelle mani dell’Isis non rimane che una parte della provincia orientale siriana Deir Ezzur, dove le forze, questa volta, del regime di Damasco sostenute dall’aviazione russa sono riuscite a spingere sempre più i jihadisti verso le aree desertiche ad est del capoluogo a ridosso della frontiera irachena.
Oggi i media di Damasco hanno riferito che l’esercito siriano e le forze a loro alleate hanno cacciato i combattenti dell’Isis dalla città di Mayadeen, prendendo il pieno controllo di nuno degli ultimissimi bastioni jihadista nella provincia di Deir Ezzur.
Citando una fonte militare, l’agenzia di stampa ufficiale Sana, ha detto che “unità dell’esercito hanno ripreso il controllo della città di Madayeen e un gran numero di terroristi dell’Isis sono stati eliminati”.
Fth/Int9
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