Sempre più migranti in Grecia e i campi profughi affondano nella miseria...
Mai cosi tanti dal marzo 2015: arrivano da Siria e Iraq in condizioni drammatiche: le donne stuprate, gli uomini torturati e migliaia di bambini non accompagnati. E i campi d'accoglienza sono al collasso
Minori non accompagnati che arrivano esausti, donne violate, uomini torturati. La Grecia sta vivendo un drammatico aumento del numero di rifugiati e migranti che entrano nel paese. E questo rende sempre più complicate le condizioni di vita nei campi allestiti sull'isola, già tragicamente fatiscenti e al limite del collasso. Il numero di persone che raggiungono l'isola, attraverso le frontiere terrestri e marittime, è più che raddoppiato dall'inizio dell'estate. Gli arrivi hanno toccato il livello più alto dal marzo 2016, con più di 200 uomini, donne e bambini registrati ogni giorno. A darne notizia è il quotidiano inglese The Guardian.
"È una situazione drammatica", spiega Elias Pavlopoulos, capo di Medici Senza Frontiere in Grecia. "Ci sono famiglie intere che fuggono da zone di guerra in Siria e in Iraq. Negli ultimi mesi abbiamo assistito un numero impressionante di persone che hanno subito abusi e torture, vittime di stupri. Mai visto tanta violenza".
"È una situazione drammatica", spiega Elias Pavlopoulos, capo di Medici Senza Frontiere in Grecia. "Ci sono famiglie intere che fuggono da zone di guerra in Siria e in Iraq. Negli ultimi mesi abbiamo assistito un numero impressionante di persone che hanno subito abusi e torture, vittime di stupri. Mai visto tanta violenza".
Nonostante l'impegno dell'Unione Europea datato settembre 2015 per trasferire 160.000 richiedenti asilo - di cui 106.000 dalla Grecia e dalla Italia - solo 29.000 migranti sono stati spostati in altri paesi europei.
I rifugiati e gli immigrati arrivano in Grecia non solo via mare dalla Turchia, ma a piedi oltre la frontiera tra i due paesi. Mercoledì, la polizia ha dato notizia che 37 rifugiati, di cui 19 bambini, provenineti dall'Iraq, dalla Siria, dall'Eritrea e dall'Afghanistan, sono stati scaricati da contrabbandieri sull'autostrada nazionale di Salonicco.
"Stiamo vivendo i giorni del 2015", ha dichiarato Pantelis Dimitriou dell'Iliaktida, una ONG locale che accoglie i migranti a Lesbos: "I flussi sono diventati enormi. Da circa 50 a 60 all'inizio di luglio sono attualmente più di 200 ogni giorno. Forse sono le elezioni tedesche, forse si tratta delle relazioni sempre più incrinate tra Turchia e Unione Europea, o forse questa massa che arriva è l'ultima in fuga prima dell'inverno, ma qualcosa sta succedendo ". Ancora più preoccupante è il numero di minori che compiono il viaggio spesso travagliato per arrivare in Grecia. Save the Children stima che circa il 40% dei nuovi arrivati abbiano meno di 18 anni. Oltre 1.500 minori non accompagnati sono attualmente in lista d'attesa in Grecia per essere alloggiati in rifugi per bambini...
(Globalist)
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