Incendi: presa piromane in flagrante. Sorpresa: è una giornalista...




La signora - separata, residente a Sociville - è stata posta agli arresti domiciliari in attesa d'essere sentita dalla procura di Siena



Totò diceva, per sottolineare come ci siano cose davanti alle quali siamo tutti eguali, che la morte e' 'na livella. Ecco, se il principe de Curtis fosse ancora tra di noi, dovrebbe aggiornare la sua casistica perché, è notizia di quest'oggi, a rendere tutti o quasi uguali ci potrebbe anche essere la irrefrenabile voglia di appiccare incendi. Lo hanno fatto vigili volontari (chi per il vil denaro, chi - ma la scusa mi fa semplicemente ridere - per godere della scossa adrenalinica di vedere da vicino delle fiamme), lo hanno fatto italiani e stranieri, giovani e vecchi. Da oggi la catalogazione deve essere aggiornata perché i carabinieri di Poggibonsi hanno arrestato, in flagranza di reato (incendio doloso) una piromane - fatto certo rarissimo quello di donne colpevoli di incendi boschivi volontariamente appiccati), come conferma la letteratura giudiziaria -, in età matura - 58 anni - e - udite, udite - giornalista, iscritta all'ordine regionale della Toscana.
La cronaca è abbastanza scarna. Ieri sera, tramite il 112, ai carabinieri di Poggibonsi è arrivata la segnalazione che era in atto un incendio in una zona boschiva nel territorio del Comune di Sociville. I militari sono intervenuti per verificare la attendibilità della segnalazione e quindi richiedere l'opera di vigili del fuoco e Protezione civile regionale. Il caso o la solerzia dei militari, poco importa, ha voluto che a poca distanza dal luogo da dove l'incendio era scoppiato, sia stata sorpresa una donna che tentava di allontanarsi velocemente non certo per paura delle fiamme. Bloccata e, come da prassi, perquisita, la signora è stata trovata in possesso di un accendisigari. L'incendio, come immediatamente accertato, era scoppiato in due punti distanti e quindi conseguenza di un duplice atto doloso, anzi criminale. 
La donna, di cui sono state rese note solo le iniziali, A.S. (ma forse questo potrebbe essere il caso di rivelare per esteso nome e cognome) , ha prima cercato di dare delle giustificazioni fragili sui motivi della sua presenza, poi, davanti all'evidenza, ha ammesso d'avere

appiccato i due focolai in punti distanti circa duecento metri l'uno dall'altro con il chiaro obiettivo di rendere quanto più ampio possibile il fronte delle fiamme. Il danno, comunque, era stato fatto ed è stato ingente: secondo i carabinieri, le fiamme hanno interessato decine di ettari di terreno boschivo, con un attentato all'ecosistema che solo tra molti anni potrà essere riparato.
La signora in questione - separata, residente a Sociville - è stata posta agli arresti domiciliari in attesa d'essere sentita dalla procura di Siena, competente per territorio. Questi i fatti, che lasciano aperti molti interrogativi. C'è solo da chiedersi come la giornalista giustificherà il suo gesto e se è stato la conseguenza di un attimo di follia o rientra in comportamenti consolidati. In casi del genere c'è poco da invocare la mano pesante della giustizia.
Comunque, quando tornerà libera, qualcuno dovrebbe accompagnarlo sul luogo dell'incendio che ha appiccato per chiederle solo: perché?

volontariamente appiccati), come conferma la letteratura giudiziaria -, in età matura - 58 anni - e - udite, udite - giornalista, iscritta all'ordine regionale della Toscana.
La cronaca è abbastanza scarna. Ieri sera, tramite il 112, ai carabinieri di Poggibonsi è arrivata la segnalazione che era in atto un incendio in una zona boschiva nel territorio del Comune di Sociville. I militari sono intervenuti per verificare la attendibilità della segnalazione e quindi richiedere l'opera di vigili del fuoco e Protezione civile regionale. Il caso o la solerzia dei militari, poco importa, ha voluto che a poca distanza dal luogo da dove l'incendio era scoppiato, sia stata sorpresa una donna che tentava di allontanarsi velocemente non certo per paura delle fiamme. Bloccata e, come da prassi, perquisita, la signora è stata trovata in possesso di un accendisigari. L'incendio, come immediatamente accertato, era scoppiato in due punti distanti e quindi conseguenza di un duplice atto doloso, anzi criminale. La donna, di cui sono state rese note solo le iniziali, A.S. (ma forse questo potrebbe essere il caso di rivelare per esteso nome e cognome) , ha prima cercato di dare delle giustificazioni fragili sui motivi della sua presenza, poi, davanti all'evidenza, ha ammesso d'avere appiccato i due focolai in punti distanti circa duecento metri l'uno dall'altro con il chiaro obiettivo di rendere quanto più ampio possibile il fronte delle fiamme. Il danno, comunque, era stato fatto ed è stato ingente: secondo i carabinieri, le fiamme hanno interessato decine di ettari di terreno boschivo, con un attentato all'ecosistema che solo tra molti anni potrà essere riparato...

(Globalist)

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