Gli israeliani uccidono 3 palestinesi. Un palestinese uccide 3 israeliani...




La giornata della collera ha un drammatico bilancio di sangue: l'ira dei palestinesi per i divieti e controlli imposti nella città vecchia di Gerusalemme



Morti da una parte e morti dall'altra: annunciata da giorni, la 'Giornata della collera' palestinese contro le nuove misure di sicurezza israeliane sulla Spianata delle Moschee è arrivata impetuosamente oggi: tre adolescenti uccisi e centinaia di feriti sono il tragico bilancio di ore di duri scontri. E' ancora presto per stabilire se si sia alla vigilia di una nuova insurrezione popolare. 
In serata tre israeliani sono stati uccisi da un attentatore palestinese nella colonia di Halamish (presso Ramallah, Cisgiordania). L'aggiornamento è dei servizi medici locali. Le vittime sono due uomini di 60 e 40 anni e una donna di 40 anni. Sul posto c'è un quarto ferito. L'attentatore palestinese è stato neutralizzato all'interno della abitazione degli israeliani, a colpi di pistola.

La giornata di scontri e tensione

 Scontri fra polizia israeliana e fedeli palestinesi sono scoppiati nei pressi della spianata delle moschee, nella Città Vecchia di Gerusalemme: morti due palestinesi e diversi feriti. I disordini sono scoppiati dopo la decisione delle autorità dello Stato ebraico di installare metal detector all'ingresso del sito e di permettere l'accesso esclusivamente alle persone con più di 50 anni, misura aspramente contestata dai palestinesi.
Le vittime confermate dalla polizia israeliana sono Muhammad Sharaf, 18 anni e Muhammad Abu Ghannam. Secondo il ministero della Sanità palestinese, il giovane è stato colpito da un proiettile sparato da un civile israeliano. La polizia israeliana non ha ancora confermato la dinamica dell'episodio. In diversi rioni a est di Gerusalemme sono segnalati dei disordini e un ospedale locale ha fatto un appello alla popolazione per ricevere donazioni di sangue. Scontri fra dimostranti e reparti dell'esercito sono in corso in Cisgiordania a Hebron, Betlemme, Ramallah e Tulkarem. Fonti mediche parlano di decine di feriti, contusi, ustionati ed intossicati. Alla periferia nord di Gerusalemme, nel rione di a-Ram, un bambino di sette anni è rimasto intossicato da gas lacrimogeni, mentre era sulle braccia del padre. Fonti palestinesi riferiscono che le sue condizioni sono ritenute gravi...

(Globalist)

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