Il bimbo insanguinato di Aleppo, Omran nuova vita...




Omran è il suo nome. Lo scatto di quel faccino insanguinato e coperto di polvere emerso dalle macerie senza neppure una lacrima, aveva fatto il giro mondo. Ora nuove foto mostrano il piccolo tra le braccia dei genitori intervistati da emittenti libanesi filo-Assad.
Forse propaganda, ma Omran è vivo e apparentemente felice. Quanta felicità possono comunque sperare i bimbi di Siria, quale che sia la fazione a cui i genitori li facciano appartenere?




Omran, il bimbo simbolo dell’assedio di Aleppo, sta bene. La foto e il video di quel faccino insanguinato e coperto di polvere emerso dalle macerie, senza neppure una lacrima tanto forte era lo shock, in agosto avevano fatto il giro del mondo.




Ora una nuova foto e un nuovo video mostrano il piccolo, di tre anni, perfettamente in salute sulle ginocchia del padre intervistato questa settimana da emittenti libanesi e filo-Assad.



L’immagine, diventata virale sui social, è stato postato su Facebook da Kinana Allouche, giornalista pro-Damasco della Tv al-Mayadeen che ha intervistato la famiglia e che scrive: “Omran Daqnish, che è stato falsamente dipinto come un bambino colpito dall’esercito siriano ora vive in Siria con il suo esercito, il suo leader e la sua gente”.



Nell’intervista, il papà del bimbo afferma che i gruppi ribelli e i media internazionali avevano usato suo figlio per attaccare il governo siriano. Ma, scrive il Telegraph online, la “famiglia potrebbe essere stata costretta a rilasciare l’intervista per la propria salvezza” e, sottolinea il giornale, viene presentata come “leale al regime durante tutto l’assedio ad Aleppo est”.



Insomma un bimbo strattonato da tutti, pro e contro Damasco, strumentalizzato dai media di tutte le parti in conflitto e anche da quelli internazionali che si dichiarano super partes...

(RemoContro)


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