Insieme senza muri: in 80 mila a Milano sfilano per l'accoglienza...




Parola d'ordine: nessuno è illegale. E' partito il Corteo che raggiungerà Piazza del Cannone, per dire stop ai muri e si all'accoglienza



Parola d’ordine: nessuno è illegale. È partito così dai bastioni di Porta Venezia, a Milano, il corteo 'Insieme senza muri', la manifestazione organizzata a sostegno dei migranti. Migliaia di persone si sono presentate all'appuntamento, per una marcia a favore dei migranti che raggiungerà piazza della Repubblica, i Bastioni di Porta Nuova, viale Crispi, i Bastioni di Porta Volta, parco Sempione e si concluderà in piazza del Cannone, dove è stato allestito un palco per gli interventi finali e un concerto.


“Siamo 80 mila”, hanno dichiarato gli organizzatori della manifestazione, realizzata sul modello della marcia antirazzista di Barcellona, proposta dall'assessore milanese al Welfare Pierfrancesco Majorino e dalle associazioni del terzo settore. È proprio Majorino a indicare il primo numero sulla partecipazione, destinato forse a crescere. È la giornata organizzata per chiedere "una società plurale", contro "la logica dei muri che fomentano la paura" e in favore di "scelte che pongono al centro la forza dell'integrazione e della convivenza".


Alla marcia partecipano anche diverse associazioni per i diritti dei migranti, sindacati e comitati di base, sigle della sinistra radicale e antagonisti dei centri sociali che con la parola d'ordine "Nessuna persona è illegale" contestano apertamente le leggi Minniti e Orlando e qualsivoglia taglio filogovernativo di questa mobilitazione. Questo spezzone si è ritrovato in piazza Oberdan intorno alle 11 per un pranzo aperto a migranti e milanesi. 
In testa al corteo Emma Bonino e il sindaco Giuseppe Sala con la fascia tricolore e la mamma Stefania. Con loro sotto alla striscione della manifestazione anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Tra le personalità che sfilano c'è Maurizio Landini il segretario della Fiom, il deputato del Pd Emanuele Fiano. In corteo sta sfilando anche un gommone simbolo del viaggio che affrontano i migranti per arrivare sulle coste italiane.


Partecipano anche 200 profughi ospiti di via Corelli, e della caserma Montello. Poi cento bambini delle scuole elementari, e il mitico "Coro dei leoni", che canta in venti lingue diverse gli inni della libertà e della speranza da tutto il mondo. A seguire, le comunità straniere, col folklore dei vestiti tradizionali, i tamburi, gli strumenti musicali, le danze. Tra i sindaci anche quello di Bergamo, Giorgio Gori, e gli 80 dell'area metropolitana che hanno firmato col ministro Minniti il protocollo per l'accoglienza diffusa. Tutti in fascia tricolore.


Subito le contestazioni da parte dell'anima del corteo l'anima più contestatrice - dei centri sociali - che aveva promesso di far emergere chiaramente l'opposizione alle "leggi discriminatorie verso gli stranieri: Bossi-Fini, Turco-Napolitano, Minniti-Orlando".


Il Sindaco Sala. "Con la solidarietà e l'accoglienza ci sarà giustizia". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe sala, arrivando alla marcia 'Insieme senza muri'. "Io voglio essere il sindaco di una città - ha continuato - che pensa a crescere e pensa ogni giorno a diventare migliore e più bella, ma questo successo non può che essere associato alla solidarietà". Il sindaco ha poi spiegato che ci devono essere "diritti per chi arriva e diritti per chi è già qua da tempo - ha concluso - le due cose si possono fare insieme. Da cittadino e da sindaco non vorrei stare in una città troppo cinica che pensa solo a se stessa"...

(Globalist)

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