Nell'Algeria al voto che cancella i volti delle candidate, spunta una lista di sole donne...
Tutte le donne in lista sono universitarie, manager o esperte in pubblica amministrazione
Claudia Sarritzu
E' sempre bello raccontare un atto di coraggio. Soprattutto quando si tratta di donne che sfidano il potere maschile. In Algeria il prossimo 4 maggio si terranno le elezioni parlamentari. In un paese fortemente maschilista il Fronte nazionale algerino ha presentato una lista composta interamente da candidate donne. Inutile dirlo, ma è la prima volta che accade nella storia del Paese. Nei giorni scorsi alcuni partiti islamisti avevano diffuso manifesti elettorali dove era stato cancellato il volto delle donne candidate, al posto del quale era stato disegnato un velo nero. Una cosa terribile. Si è cercato, cancellando quei visi, di cancellare l'identità delle persone di genere femminile.
Ma parliamo della lista totalmente al femminile. E' guidata dall'avvocato Khaduja Buska e include candidate con diverse professionalità: medici, donne di legge, altre hanno una grande esperiemza nella pubblica amministrazione.
La lista 'in rosa' è stata presentata nella provincia di Chlef, nell'Algeria occidentale, a circa 200 chilometri a ovest della capitale Algieri.
''La lista tutta al femminile non significa che sono esclusi i candidati uomini - ha detto Touati all'agenzia di stampa Anadolu - Ma è successo che le donne sono le più attive nella struttura provinciale del partito''. Mentre è illegale formare una lista elettorale che esclude le donne, ha aggiunto, ''non c'è alcuna legge che impedisce la formazione di una lista tutta al femminile''.
Ma chi è Buska? Avvocato di 38 anni attiva nel partito dal 2008, ha spiegato al giornale algerino al-Watan che le candidate sono state scelte ''in base a parametri rigidi. Tutte le donne in lista sono universitarie, manager o esperte in pubblica amministrazione''. La lista al femminile è stata descritta da Buska come ''uno sviluppo nuovo e sorprendente in Algeria dove le liste elettorali, sia per il Parlamento sia per i consigli locali, sono dominate da uomini''. Le autorità algerine hanno affermato che solo il 31% dei candidati registrati alle prossime elezioni sono donne. Ma in Italia la rappresentanza non è paritaria per nulla. Quindi abbiamo poco da scandalizzarci.
(Globalist)
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