"Onore al Gladiatore", "D'Elisa verme": a Vasto esplode l'odio social...
"Onore al Gladiatore Fabio Di Lello " per aver ucciso Italo D'Elisa, "un verme che ha stroncato la vita di una donna e l'esistenza di suo marito". E' la scritta choc impressa sull'immagine copertina della pagina Facebook "Italo D'Elisa - La giusta fine".
Il gesto di Di Lello, accusato di aver assassinato D'Elisa per vendicare la moglie, Roberta Smargiassi, morta a Vasto il primo luglio 2016 in un incidente stradale dopo essere stata investita da un'auto guidata proprio da D'Elisa, viene salutato come un atto eroico dai creatori della pagina-tributo, che al momento conta 83 mi piace.
Un collage che ritrae i protagonisti della vicenda - da una parte un D'Elisa sorridente, con occhiali da sole e giubbotto catarifrangente, e dall'altra la coppia - è accompagnato da parole di fuoco nei confronti del sistema giudiziario italiano, definito "la piaga più grande di questo Paese".
I giudici, si legge nel post, "9 volte su 10 non rendono mai giustizia ai parenti delle vittime, provocando la reazione, più che sacrosanta, delle persone coinvolte. Molto probabilmente, adesso, per rifarsi, si scateneranno nei confronti del Gladiatore Fabio Di Lello, il quale aveva il sacrosanto dovere di compiere questo immenso gesto d'amore per la sua amata".
Un'altra immagine, nella quale Di Lello tiene in mano un bicchiere di vino, è corredata da una scritta altrettanto eloquente: "Ha colpito un insignificante verme che meritava assolutamente di morire per l'orribile e volontario delitto che ha compiuto. Grazie Fabio, a nome di tutti, di milioni di persone. Ci rappresenti tutti".
Sotto ogni post si moltiplicano col passare delle ore i commenti indignati degli utenti e gli insulti al gestore della pagina, mentre gli apprezzamenti e le manifestazioni di sostegno si contano sulle dita di una mano. C'è chi chiede la chiusura immediata della pagina-choc, invitando l'ideatore a uscire allo scoperto e a vergognarsi, e chi fa notare che "c'era un processo in corso...".
"L'amore non uccide mai, il grande amore nemmeno", scrive Tina, mentre Rosanna ricorda che il gesto di Di Lello "non porta pace a nessuno, né a Roberta né a chi l'ha commesso".
La pagina in questione non è l'unica a inneggiare all'omicidio di Italo D'Elisa. "Fabio Di Lello - Sosteniamolo" vanta oltre 1.500 membri, mentre il gruppo "Fabio Di Lello libero" 91 iscritti. Non mancano i gruppi volti a stigmatizzare il gesto, come "Fabio Di Lello - Omicida", 169 mi piace...
(Adnkronos)
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