L'Isis incendia un impianto chimico a sud di Mosul: oltre mille intossicati...




I fumi di zolfo hanno ucciso due persone: i soldati della coalizione indossano le maschere antigas



Rappresaglia e, a suo modo, un attentato chimico: i militanti dell'Isis hanno dato fuoco a un impianto chimico a nord di Qayyara, a sud est di Mosul, riversando fumi  tossici di zolfo che hanno causato la morte di due civili.
La nube tossica ha anche colpito le forze della coalizione anti-Isis di stanza a Qayyara, che hanno preso le contromisure, tra cui l'uso delle maschere a gas. Del resto ci vorranno non meno di due o tre giorni per spegnere l'incendio e nel frattempo i venti che imperversano nell'aria possono portare i fumi tossici in molte diverse zone, provocando danni e malori.
Del resto il rischio chimico-biologico era stato messo in conto: le forze della coalizione che combatte contro lo Stato Islamico sapevano che i jihadisti avrebbero utilizzato anche questo tipo di arma. Nel frattempo, come detto, i militari continuano ad indossare
L'Isis ha usato tattiche simili, come quella di bruciare sostanze chimiche e tossiche, anche in passato: i jihadisti hanno incendiato i campi petroliferi di Qayyara e hanno pianificato di bruciare olio a Mosul per creare una cortina fumogena contro gli attacchi aerei...

(Globalist)

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