Papa, c'è chi ama cani e gatti ma non aiuta i vicini...






CdV - Papa Francesco ha criticato quanti si inteneriscono per i loro animali domestici ma non mostrano solidarietà verso le altre persone. "Quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti e ai cani che poi lascia sola e affamata la vicina. No, per favore no!", ha lamentato Bergoglio nella catechesi all'Udienza Giubilare tenuta in piazza San Pietro sotto una pioggia battente. Già in passato era successo che il Pontefice ammonisse chi riversa l'affetto su un animale a discapito dell'uomo: lo scorso anno Francesco aveva messo in guardia le coppie sposate dal preferire un cane o un gatto in casa, piuttosto di assumersi la responsabilità di un figlio.
Le parole del Papa non vogliono essere di condanna per chi ama gli aniamli (del resto in un'udienza del novembre 2014 aveva rassicurato che "un giorno rivedremo i nostri animali nell'eternità di Cristo") ma un invito a "stare attenti a non identificare la pietà con quel pietismo piuttosto diffuso che è solo un'emozione superficiale che offende l'altro". "La pietà", ha aggiunto, "non va confusa con la compassione per gli animali che vivono con noi. Accade infatti che a volte si provino sentimenti verso animali  e si rimanga indifferenti di fronte alle sofferenze dei fratelli".  
Francesco ha anche scherzato sul mezzo nubifragio in corso quando ha voluto salutare "i malati ci seguono dall'Aula Paolo VI". "Facciamo loro un applauso", ha chiesto. Per aggiungere subito dopo: "ma è difficile applaudire con l'ombrello in mano, eh?"...
(AGI)

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