Onu: più di mezzo milione di siriani vivono sotto assedio...
Il Consiglio di sicurezza Onu ha denunciato l'uso dell'assedio e della fame come arma di guerra "abominevole" che "deve essere immediatamente fermata".
In Siria sono 592.700 le persone che vivono sotto assedio. L'allarme arriva da Stephen O'Brien, sottosegretario delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, che al Consiglio di sicurezza Onu ha denunciato l'uso dell'assedio e della fame come arma di guerra ''abominevole'' che ''deve essere immediatamente fermata''. I nuovi dati, ha spiegato O'Brien, comprendono i residenti nella zona di al Wa'er a Homs, nella Siria occidentale, assediata dalle forze del regime di Damasco da marzo.
''Oggi 592.700 persone stanno vivendo in zone assediate a causa del peggioramento delle condizioni ad al Wa'er'', ha detto al Consiglio. Le Nazioni Unite si stanno preparando a lanciare aiuti umanitari sulle zona assediate a partire dal primo giugno, visto che continua a essere negato loro l'acceso via terra. A maggio le autorità siriane hanno permesso la consegna di aiuti in 14 delle 35 zone richieste dall'Onu. O'Brien ha spiegato che a maggio il regime di Damasco ha negato aiuti a più del 40 per cento della popolazione colpita. L'ambasciatore siriano presso l'Onu Bashar Jaafari ha negato che il suo governo stia negando l'accesso di aiuti, affermando che per il mese di maggio sono state approvate 19 delle 26 richieste formulate dall'Onu su convogli umanitari. Dei 19 convogli approvati, secondo Jaafari l'Onu ne ha inviati solo tre. Secondo il diplomatico siriano la questione degli aiuti umanitari ''viene manipolata'' e le stime Onu sono ''lontane dalla realtà, basate su fonti sconosciute o non attendibili''.
Secondo le Nazioni Unite sono 452.700 i siriani che vivono in città assediate dalle forze del regime, mentre 110mila vivono nella città orientale di Deir Ezzor assediata dal sedicente Stato Islamico (Is). Circa 20mila sono i civili assediati da gruppi ribelli a Foah e Kefraya nella provincia di Idlib e 10mila sono accerchiati sia dalle forze siriane, sia dai gruppi ribelli nel campo profughi di Yarmouk a sud di Damasco...
(Globalist)
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